Ambiente
Il premio del CAI per allevatori nella mitigazione del conflitto con il lupo
e che mettono in atto buone pratiche di allevamento per mitigare il conflitto con il lupo e cercare un percorso di coesistenza.
Per buone pratiche si intendono presenza del pastore, uso dei cani da guardiania, ricovero notturno degli animali, parto in stalla o luogo riparato, installazione di recinzioni elettrificate a protezione del bestiame e utilizzo di dissuasori faunistici.
Come affermano dal Gruppo Grandi Carnivori, il premio, che consiste in un riconoscimento in denaro (dieci premi da 500 euro), “seppur una piccola goccia nel mare, vuole essere un segnale di vicinanza e di sostegno del CAI verso la categoria più esposta alle problematiche derivanti dalla presenza del lupo”.
Possono partecipare allevatori professionali e amatoriali di almeno una specie tra bovini, ovi‐caprini, equidi e camelidi, che saranno suddivisi in due categorie: allevatori titolari di allevamento situato nei territori dov’è accertata la presenza del lupo da oltre cinque anni e allevatori titolari di allevamento situato nei territori dov’è accertata la presenza del lupo da meno di cinque anni.
Per partecipare al premio gli allevatori interessati possono scaricare il regolamento e i moduli necessari al seguente link: https://www.cai.it/premio-sulla-via-della-coesistenza/ Una volta compilato quanto richiesto, il tutto va rimandato alla mail grandicarnivori@cai.it entro e non oltre il 30 marzo 2020.
Il montepremi di 5000 euro messo a disposizione deriva dagli introiti che il CAI ha ottenuto attraverso il noleggio della mostra “Presenze Silenziose, ritorni e nuovi arrivi di carnivori nelle Alpi” realizzata dal Gruppo Grandi Carnivori (esposta negli ultimi tre anni soprattutto nelle Sezioni locali, ma anche in altre realtà come musei e associazioni), e dalle offerte raccolte grazie alla distribuzione dell’opuscolo (dal medesimo titolo) realizzato a corredo e approfondimento della mostra.
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