Società
Si è chiuso a Torre Pellice il Sinodo Valdese. Alessandra Trotta nuova moderatora della Tavola valdese,
Si è chiuso a Torre Pellice il Sinodo Valdese. Alessandra Trotta è la nuova moderatora della Tavola valdese, organo che rappresenta ufficialmente le chiese metodiste e valdesi. La Tavola è composta da sette persone, tra pastori e laici, con incarico annuale rinnovabile al massimo per sette anni.
Prima metodista a ricoprire questo incarico, Alessandra Trotta è stata consacrata al ministero diaconale nel 2003. Cinquantuno anni, laureata in Giurisprudenza a Palermo, ha esercitato la professione di avvocato civilista sino al 2001. Ha diretto il Centro Diaconale La Noce dal 2002 al 2010. Presidente dell’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI) dal 2009 al 2016, ha successivamente svolto il ministero diaconale al servizio delle chiese metodiste e valdesi del XIII Circuito (Campania). Membro della Tavola valdese dal 2018, fra gli altri incarichi ecclesiastici ricoperti ci sono quello di sovrintendente del XVI Circuito (Sicilia), presidente del Sinodo, membro della Commissione per le discipline, membro dell’esecutivo del Consiglio metodista europeo (CME), responsabile dell’Ufficio affari legali della Tavola valdese e coordinatrice del gruppo di lavoro per la tutela dei minori.0 agosto 2019 (SSSMV/20) Il primo discorso pubblico di Alessandra Trotta come nuova moderatora della Tavola valdese spazia sui grandi temi sociali e teologici: impegno sociale, ecumenismo, tutela dei diritti umani, democrazia e giustizia.
Il discorso di Alessandra Trotta si è concluso con un impegno all’umiltà e alla fiducia: “umiltà che apre a un ascolto attento, sincero, dentro e fuori le chiese, un ascolto di tutti, a cominciare da quelli che non ci sono o non ci sono come vorremmo; a quelli rabbiosi, ai delusi, agli impauriti, agli apatici, un ascolto interessato a capire i linguaggi, i bisogni e farsene interrogare, accettando il rischio di un dialogo vero”.
Il Sinodo Valdese ha riflettuto anche sui temi ambientali. Il documento presentato dalla Commissione d’Esame ha proposto un’analisi della relazione tra ambiente e umanità sottolineando la necessità di promuovere comportamenti volti a ridurre “l’aggressività consumistica e la mentalità predatoria” messe in atto nei confronti dell’ambiente.
Il Sinodo ha invitato le chiese ad aderire alle iniziative ecumeniche intraprese durante “Il tempo del Creato” ed ha deciso di dedicare la serata pubblica del Sinodo 2020 ai temi delle migrazioni climatiche e della cura del Creato.
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