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Cultura

69 anni fa la morte di Cesare Pavese: il prossimo anno scadranno i diritti d’autore sulle sue opere

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il 27 agosto 1950 in una camera dell’albergo Roma di Piazza Carlo Felice a Torino venne trovato disteso sul letto il cadavere di Cesare Pavese dopo aver ingerito un’ingente quantità di sonnifero.

Sulla prima pagina dei Dialoghi con Leucò, lanciata sul tavolino aveva scritto: “Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi”. Nella copia del libro si trovava un foglietto con tre frasi: “L’uomo mortale, Leucò, non ha che questo d’immortale. Il ricordo che porta e il ricordo che lascia”, “Ho lavorato, ho dato poesia agli uomini, ho condiviso le pene di molti” e “Ho cercato me stesso”.

Il prossimo anno a 70 anni dalla morte dell’autore di Lavorare stanca, Paesi tuoi, Prima che il gallo canti, La casa in collina, La bella estate, La luna e i falò, scadranno i diritti d’autore sulle sue opere che potranno essere liberamente diffuse.

Wikiquote riporta una serie di aforismi e citazioni di Cesare Pavese.

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