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Lettera di minacce con proiettile a Tamietto per la sua ricerca sui macachi

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Questa è l’ennesima vicenda di una lunga controversia tra alcuni ricercatori dell’Università di Torino e di Parma e gli animalisti, in particolare la LAV, che aveva lanciato circa tre mesi fa una raccolta firme su change.org per fermare la sperimentazione su sei macachi. Secondo il Corriere della Sera, Marco Tamietto ha ricevuto una lettera minatoria con un proiettile, indirizzato al dipartimento dove lavora il ricercatore all’Università di Torino. Ad aprire la busta, sospetta per lo strano rigonfiamento, sono stati i colleghi di Tamietto data la sua assenza per un viaggio di lavoro all’estero. Ora il contenuto della missiva è al vaglio della Digos.

In precedenza l’Università aveva smentito le accuse della Lega AntiVivisezione punto per punto spiegando che la ricerca ha ottenuto il via libera di un comitato etico e che i macachi non verranno accecati bensì verrà creata una “macchia cieca” che oscurerà pochi gradi del campo visivo di uno dei due occhi, permettendo loro di continuare a vedere normalmente.

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Nelle poche righe anonime si legge:”Non sei un ricercatore, sei un bastardo assassino. Tamietto, colpiremo duro te o la famiglia”. L’Università esprime il suo sostegno a Tamietto: “Tali manifestazioni aggressive travalicano qualsiasi confronto democratico e destituiscono di qualsiasi legittimità e attendibilità chi le sostiene, anche in buona fede, in assenza di chiari messaggi di dissociazione dalla minaccia di violenza fisica e verbale”.

Anche la sindaca Chiara Appendino esprime la sua solidarietà in merito all’accaduto.

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