Cronaca
Cinghiale trovato al cappio a Grignasco, è il quarto caso in provincia di Novara
Un cinghiale trovato al “laccio” nei pressi di Grignasco. Per il CABS, l’associazione di volontari esperti in antibracconaggio, si tratto del quarto caso di uso trappole di cinghiale in provincia in poche settimane. Il CABS, infatti, ricorda il ritrovamento dei due cinghiali squartati nella Strada Provinciale 6 tra Terdobbiate e Sozzago ai quali ha fatto seguito la pelle riposta pochi giorni dopo nella Strada Provinciale 5 tra Sozzago e Olengo ed altri due animali uccisi nel finire di giugno nei pressi della cascina Inglesia.
Ora il cinghiale al laccio a Grignasco e il ritrovamento, da parte della Polizia Provinciale, di altre due trappole a cavo metallico. “Più che lacci – afferma il CABS – bisognerebbe chiamarli per quello che sono, ossia veri e propri cappi che possono prendere l’animale per un arto, l’addome o il collo. Nel primo caso gli ungulati arrivano ad amputarsi l’arto nel disperato tentativo di scappare; più tirano, infatti, più il cappio stringe. Nel caso dell’addome la morte sopraggiunge per rottura del diaframma mentre nella gola per soffocamento”.
Il CABS condivide le preoccupazioni apparse sulla stampa in merito al fenomeno del bracconaggio al cinghiale in alcuni casi evidenziate come opera di un ipotetico “deluso” della stagione di cosiddetta caccia di selezione.
“Il tutto – ha aggiunto il CABS – sembra far palesare il fallimento delle politiche di “contenimento” del cinghiale basate sull’uccisione degli animali”.
Secondo i protezionisti sarebbe controproducente espandere la caccia al cinghiale dal momento che, così come confermato da recenti studi condotti in Italia e ancor prima di Germania, le popolazioni di cinghiali possiedono naturali forme di contenimento basate sul blocco dell’estro delle femmine, eccetto che della matriarca. Quando si alterano questi equilibri, ad esempio a suon di pallettoni, aumenta la produttività del branco.
“Il risultato di questi improbabili piani di contenimento – ha concluso il CABS – è sotto gli occhi di tutti: i cinghiali non diminuiscono e producono, addirittura, come effetto collaterale, l’arrivo di cappi portatori di morte lenta e dolorosa”.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese