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Cronaca

Denunciate 46 persone responsabili dei tafferugli al corteo del primo maggio

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Nei giorni scorsi, a seguito di approfondite ed articolate indagini della DIGOS della Questura di Torino, sono stati denunciati, a diverso titolo, 46 militanti di “Askatasuna”, dell’ex “Asilo” occupato e del movimento NoTav, per i reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, violenza privata e possesso di strumenti atti all’offesa perpetrati in occasione della manifestazione svoltasi a Torino il 1° maggio 2019.

Tra gli indagati figurano i principali leader del centro sociale “Askatasuna”, i quali hanno anche coordinato materialmente le azioni criminose, e due esponenti del predetto “Asilo” nei cui confronti è ancora pendente il procedimento relativo alla richiesta di applicazione della sorveglianza speciale in virtù della loro particolare pericolosità sociale connessa a pregresse azioni criminose e alle capacità militari acquisite durante il loro impegno nel territorio siriano nelle fila delle milizie curde dello YPG (Unità di Protezione Popolare ndr.).

L’intento di trasformare il corteo della Festa dei Lavoratori in uno strumento per affermare il proprio dissenso in modo violento, in particolare contro la Torino-Lione, ma anche per i diritti dei rider, era ben chiaro dalle 8:15 del mattino, quando una camionetta dotata di altoparlanti e uno stuolo di militanti si sono riuniti in piazza Vittorio Veneto. Volevano conquistare la testa del corteo che avrebbe dovuto partire alle 9.

Quando il corteo ha iniziato a muoversi, i militanti antagonisti posizionati in testa allo spezzone sociale, dopo aver oltrepassato il furgone del partito Liberi e Uguali, hanno tentato di scavalcare anche lo spezzone del Partito Democratico, aggredendo, in più occasioni, sia alcuni esponenti politici che alcuni componenti del servizio di vigilanza del partito, uno dei quali è stato violentemente colpito con calci e pugni da alcuni militanti di Askatasuna.

È stato reso necessario l’intervento della DIGOS e del Reparto Mobile in più occasioni, tra le quali il tentativo di sfondamento del cordone delle forze dell’ordine a protezione di piazza San Carlo, dove era ancora in corso l’intervento conclusivo del segretario generale della UIL. I militanti hanno incominciato a lanciare bottiglie, aste di bandiere ed altri oggetti contundenti e le FFOO hanno risposto con azioni di alleggerimento. Nella confusione sono stati feriti lievemente un agente della DIGOS e due manifestanti, una delle quali è stata tra l’altro denunciata poiché coinvolta attivamente nelle azioni criminose.

Tra i manifestanti c’erano anche i rider delle app di delivery, che coordinati da alcuni esponenti di Askatasuna, hanno intralciato per una decina di minuti il transito dei manifestanti gettando al suolo le biciclette ed accendendo alcuni fumogeni.

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