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La Regione Piemonte ha approvato il rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2018

Redazione Quotidiano Piemontese

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L’Assemblea di Palazzo Lascaris ha approvato oggi all’unanimità dei votanti ( il disegno di legge 1, “Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2018” che fotografa il bilancio 2018, elaborato dal precedente Esecutivo.
In base alla relazione, il 2018 si chiude con un totale a pareggio di oltre 13,8 miliardi di euro: le entrate proprie rappresentano il 73,6% delle entrate regionali, a fronte di una incidenza delle entrate da parte di terzi (siano esse di natura corrente che in conto capitale) pari al 24,31% . Sul versante della spesa, la parte principale è rappresentata dalle spese correnti (76,4%) a cui fa seguito la spesa in conto capitale. L’ente chiude con un avanzo economico di oltre 113 milioni di euro, destinando una parte rilevante di entrate correnti al finanziamento di spese in conto capitale. Il relatore di maggioranza,

Andrea Cane, ha proseguito rilevando che “la situazione ereditata dal passato è tutto fuorché ovattata e beata rispetto a come hanno voluto presentarci alcuni colleghi di sinistra durante la riunione della prima Commissione e anche nel corso dell’audizione dell’assessore alla Sanità tenutasi ieri in quarta Commissione. Tuttavia come maggioranza di centrodestra oggi votiamo a favore per puro senso di responsabilità verso i piemontesi. Negli ultimi anni i costi della sanità piemontese, purtroppo, non sono stati monitorati a sufficienza e non vi è stata una corretta programmazione delle risorse.

Il bilancio di previsione predisposto dalle Asr, entro il 3 giugno 2019, riporta infatti una perdita attesa per il 2019, di 454 milioni di euro. Questi bilanci di previsione sono stati relazionati e firmati dai direttori generali delle Aziende sanitarie regionali, prima che il nostro presidente nominasse i componenti della Giunta. I 454 milioni non sono il risultato di un esercizio di contabilità in excel, ma di una vera richiesta di denaro alle deboli casse regionali. In questo senso bene ha fatto la Giunta, con la Dgr del 19 luglio 2019, ad assegnare ai direttori generali un obiettivo di bilancio che trae la sua misurazione dai costi del bilancio consuntivo precedente.

È quindi necessaria e doverosa per il futuro immediato una verifica di quella che è la reale situazione del bilancio regionale, su cui grava un debito causato anche dai cosiddetti derivati ‘Bresso’, di cui siamo fortemente preoccupati e che rende ancora più difficile il nostro agire. Non dimentichiamoci poi del ‘grattacielo delle grane’, la nuova sede regionale, che dopo diverse varianti sarebbe lievitata ad un costo di circa 250 milioni di euro e che attualmente non è ancora in uso”

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