Ambiente
Parte la “passeggiata” verso il cantiere di Chiomonte sotto cattivi auspici: una frana e l’acquazzone incombente
È partito oggi, sabato 27 luglio, verso le 13:30 il corteo da Venaus verso l’obiettivo dichiarato dagli organizzatori NoTav del festival “Alta Felicità”: il “Mostro” di Chiomonte, ovvero la zona rossa che delimita il cantiere della Torino-Lione. Dopo l’acquazzone di ieri, un costone di un versante della montagna che racchiude la Val Cenischia è franato non lontano dall’accampamento di Venaus, che nel frattempo, per le forti piogge, si è trasformato in una spianata fangosa. Imperterriti i manifestanti NoTav, tra cui alcuni esponenti dei centri sociali, sono partiti, incuranti dell’ordinanza del sindaco di Gaglione (una delle tappe intermedie del corteo) di non passare per la strada comunale che conduce alle vigne a Chiomonte e che in caso di incidenti il Comune non risponde di danni a cose o persone.
Il percorso di quattro ore, si trasformerà probabilmente in una faticosa traversata nonostante la positività del corteo che intona canzoni e slogan di incoraggiamento: “Quattro gocce non ci spaventeranno”. Alberto Perino leader storico del movimento No Tav prima dell’inizio della camminata dichiara: “Io spero sia una manifestazione bagnata ma partecipata, fatta con la testa e non con la pancia perché chi oggi tira una pietra, una castagna o qualunque ca**ata sappia che lo fa solo per fare un regalo a Salvini, non certo per il movimento, non certo per il No Tav”.
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