Società
Daisy Osakue per l’inaugurazione del murales contro il razzismo di Mono Carrasco
Sabato 3 agosto 2019, dalle 18 alle 23, nel cortile di via Rocciamelone, posto frontalmente ai numeri 12 e 14 della via a Torino, si terrà l’inaugurazione della nuova opera contro il razzismo del più significativo muralista cileno, Hector “Mono” Carrasco.
L’opera è stata prodotta dal Museo d’Arte Urbana, con la collaborazione della Cabina dell’Arte Diffusa di Daniele D’Antonio.
I promotori vogliono ringraziare la Fiammengo Federico srl (www.fiammengofederico.com) per la fornitura del ponteggio, dove Mono Carrasco ha lavorato in collaborazione con amici e cittadini di Borgo Campidsoglio, e ad OIKOS Colore e Materia per l’Architettura (www.oikos-group.it) per le vernici, oltre naturalmente ai sostenitori istituzionali Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Comune di Torino Settore Tempo Libero.
Ospite speciale della serata l’atleta delle Fiamme Gialle Daisy Osakue, la cui vita è esemplare monito al razzismo e simbolo di integrazione.
Nel corso della serata, allietata da musica e bevande, in collaborazione con la Birreria Artigianale Dogana di via Rocciamelone 12, interverrano Carolina Lara, con i balli ancestrali del Cile, ed il cantautore argentino Miguel Angel Acosta. Saranno inoltre presenti rappresentanti della Cooperativa Sociale Sanitalia Service, con le loro testimonianze di un’integrazione possibile.
Eduardo “Mono” Carrasco è il nome, clandestino e provvisorio, di Hector Carrasco (Santiago del Cile 1954), grafico, muralista, promotore culturale , fondatore della Brigada Ramona Parra (gruppo muralista cileno). L’artista vive e lavora in Italia dal 1974, anno in cui è arrivato dal suo paese come rifugiato politico, dopo l’avvento della dittatura di Augusto Pinochet.
Daisy Osakue nasce a Torino da genitori nigeriani emigrati in Italia. Cresciuta in una famiglia di sportivi, da bambina si appassiona al tennis.
La carriera della Osakue nel mondo dell’atletica leggera è inizialmente improntata sulle prove ad ostacoli, nelle quali riesce ad ottenere un titolo cadetti nel 2011. Benché principalmente ostacolista, il suo talento come discobola e pesista è visibile fin dai primi anni e i buoni risultati portano la giovane Daisy a focalizzarsi su queste due discipline.
Ora sotto la guida dell’ex discobola azzurra ed ex primatista italiana Maria Marello, a partire dal 2013 la torinese inizia ad ottenere risultati importanti nel lancio del disco, ma poiché non ancora considerata italiana per legge, deve rinunciare all’ingresso nella Nazionale allievi. Ottiene la cittadinanza italiana nell’inverno del 2014, dopo aver compiuto i 18 anni.
Il 16 luglio 2015 vola a Eskilstuna, in occasione degli europei juniores 2015. Dopo aver messo in fila un lancio da 40,96, un nullo ed un 42,29 finale si deve accontentare della 19ª piazza, che ne sancisce l’eliminazione alle qualificazioni.
Nel gennaio del 2017 si trasferisce alla Angelo State University, nel Texas, per proseguire gli studi. Due mesi dopo, in un meeting ad Abilene, stabilisce un nuovo primato italiano under 23, scagliando il disco a 57,49 metri. Il precedente limite era di 55,18 m, stabilito nel 1978 da Maristella Bano.
Nell’estate dello stesso anno rappresenta per la prima volta la Nazionale maggiore agli europei a squadre di Lilla, nei quali ottiene un sesto posto e ha l’occasione di migliorare il suo primato personale a 57,64 metri, settima miglior prestazione di sempre tra le discobole italiane.
Il 13 luglio vola nella città polacca di Bydgoszcz per partecipare agli Europei under 23 2017. Partita con buoni propositi, la prova del disco le riserva una delusione: con tre nulli in qualificazione, la giovane torinese non fa registrare neppure una misura valida ed è pertanto eliminata anzitempo. Dopo la delusione nel disco, si qualifica alla finale del peso con un lancio da 15,34 metri, terminando poi la gara al tredicesimo posto con una misura di 14,64 m.
L’8 aprile 2018, gareggiando nella sua facoltà, la Angelo State University, nel Texas, porta il suo personale a 59,72 m, record italiano promesse e quarta miglior prestazione di sempre tra le discobole italiane.
Il 29 luglio 2018 è stata vittima di un’aggressione a Moncalieri, venendo colpita al volto da un uovo lanciato da un’auto in corsa; medicata all’ospedale oftalmico di Torino, le è stata riscontrata un’abrasione alla cornea. Nonostante ciò riesce a prendere parte, per la prima volta, alla rassegna europea di Berlino con i colori della nazionale maggiore, centrando la finale e aggiudicandosi il quinto posto, suo miglior piazzamento internazionale, con un lancio a 59,32 m, poco inferiore al suo primato stagionale.
Il 2019 è l’anno della svolta per la discobola italiana: il 15 marzo ad Abilene, nel Texas, sfonda per la prima volta il muro dei 60 metri con un lancio a 60,04 m; quindici giorni più tardi apporta una piccola miglioria al suo record (60,13 m), ma è il 25 aprile che, nel meeting Oliver Jackson Twilight Open 2019 sempre ad Abilene, fa segnare la seconda miglior prestazione italiana di sempre, migliorando di oltre un metro e mezzo il suo primato portandolo a 61,35 m, misura che le garantisce la partecipazione ai mondiali di Doha. Il 9 luglio dello stesso anno ha conquistato la medaglia d’oro nel lancio del disco alle Universiadi di Napoli.
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