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Il Consiglio regionale si unisce nella villa sequestrata al boss Nicola Assisi per ricordare l’assassinio di Paolo Borsellino

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Oggi, venerdì 19 luglio, il Consiglio regionale del Piemonte si è unito in commemorazione dell’assassinio di Paolo Borsellino di esattamente 27 anni fa, a San Giusto Canavese, nella villa sequestrata al boss Nicola Assisi. Il narcotrafficante è stato arrestato in Brasile due settimane fa insieme al figlio.

“Qui si costruisce la lotta per la legalità, si restituisce un bene allo Stato – ha detto il presidente della regione Alberto Cirio – Siamo qui non a caso il 19 luglio, anniversario della morte di Paolo Borsellino, un eroe che si è battuto per la battaglia alla mafia. Non c’era modo migliore per ricordarlo che venire fisicamente in questa villa che sarà un monumento alla democrazia.”

“Oggi siamo qui a commemorare Paolo Borsellino, un grande uomo di Stato che ha sacrificato la propria vita per combattere la criminalità organizzata. La mafia è un avversario difficile e insidioso da piegare e, proprio per questo, non va mai abbassata la guardia” ha commentato Stefano Allasia, presidente del Consiglio.

“Voglio rivolgere un plauso particolare a tutti gli agenti delle forze di Polizia che quotidianamente lottano per sconfiggere questo ripugnante cancro sociale, purtroppo presente anche nella nostra regione – aggiunge il presidente Allasia – La confisca di questa villa a San Giusto Canavese e la recente cattura dopo anni di latitanza del boss del narcotraffico che l’abitava, è la prova che lo Stato vince. Il mio auspicio è che al più presto l’immobile possa essere messo a servizio della comunità”

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