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Cronaca

Tredici persone arrestate in tre regioni dai carabinieri di Reggio Calabria con l’accusa di associazione mafiosa. Volevano gestire in esclusiva la la Valle d’Aosta

Redazione Quotidiano Piemontese

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Tredici persone, ritenute affiliate al clan Facchineri di Cittanova e alla locale di San Giorgio Morgeto, sono state arrestate in tre regioni dai carabinieri di Reggio Calabria con l’accusa di associazione mafiosa.

Le cosche volevano prendere la Valle d’Aosta e gestirla in esclusiva ed erano quindi entrate in conflitto.

L’operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia reggina è scattata alle prime ore di questa mattina con il supporto di carabinieri del Comando provinciale di Bologna e del Gruppo di Aosta.

In manette sono finiti i vertici delle due famiglie, dal 2011 impegnate in un conflitto combattuto nella casa madre in Calabria come in Val d’Aosta, dove risiedono stabilmente oltre 30 mila calabresi, molti dei quali originari della Piana di Gioia Tauro. Per il clan Raso, sono stati arrestati il patriarca Agostino , i nipoti Raffaele e Giuliano Sorbara e i fratelli Michele e Vincenzo Raso, da tempo punto di riferimento della locale in Valle d’Aosta, i fratelli Vincenzo e Giorgio Raffa e Tommaso Fazari. Della cosca Facchineri di Cittanova,  Giuseppe Facchineri, detto “il professore”, suo fratello Vincenzo, Roberto Raffa, cognato dei Facchineri e considerato il loro principale punto di riferimento in Valle d’Aosta, Giuseppe Chemi e Giuseppe Facchineri.

“Quest’indagine dimostra in modo chiaro come i clan siano operativi tanti al Nord come al Sud” ha spiegato il procuratore capo di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri. Se il cuore dei clan ha continuato a battere in Calabria, mani, affari e interessi erano in Val d’Aosta.

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