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Piemonte

Cirio a Roma per un vertice con Toninelli, tra le infrastrutture esaminate la Asti-Cuneo e il Terzo Valico

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Vertice sul dossier delle infrastrutture strategiche del Piemonte questa mattina, mercoledì 17 luglio, a Roma, al Ministero dei Trasporti, fra il presidente della Regione Alberto Cirio e il ministro Danilo Toninelli. Presente all’incontro anche l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Marco Gabusi.

“Innanzitutto ringrazio il ministro Toninelli e il suo staff per la rapidità e disponibilità con cui ha accolto la nostra richiesta di incontro”, ha commentato il presidente Cirio.

“È stato un vertice molto positivo – sottolineano il presidente e l’assessore Gabusi – che ci ha consentito di verificare, una ad una, la situazione di tutte le opere inserite nel nostro dossier. Torniamo a casa con risposte puntuali su tutto e con un programma di azioni concrete e chiare. Oggi, inoltre, inauguriamo un nuovo metodo di lavoro: non saranno più il Ministero e l’Anas a decidere quali opere finanziare in Piemonte, ma spetterà alla Regione con il territorio indicare le priorità. Il Ministero ha, infatti, riconosciuto alla Regione un ruolo attivo nel definire l’aggiornamento del contratto di programma Anas 2016-2020 e nella delicata trattativa del rinnovo delle concessioni autostradali in scadenza. Sono quelle le sedi in cui potremo contrattare e far finanziare le opere strategiche per il futuro del Piemonte”.

Sul tavolo sono stati affrontati i principali nodi della viabilità piemontese, con particolare attenzione ad alcune delle opere strategiche già approvate e finanziate, ma attualmente in fase di stallo.

Asti-Cuneo

La Regione ha sottolineato che non è accettabile un’ulteriore ritardo nella partenza del cantiere, prevista entro l’estate. Il presidente Cirio ha ribadito con forza la necessità di inserire l’opera nell’ordine del giorno del prossimo Cipe in programma il 24 luglio. Per questo si è messo a disposizione al fine di ottenere gli ultimi pareri necessari e in particolare quello dell’Autorità di regolazione dei trasporti (Art) al piano tariffario predisposto dalla società concessionaria, che deve recepire il nuovo regime approvato a giugno. Parere fondamentale anche perché consente un abbassamento delle tariffe a carico degli utenti rispetto a quelle previste in origine. Rassicurazioni in tal senso sono arrivate dal Ministero che ha sottolineato di aver proseguito con l’iter procedurale, tant’è che le attività di esproprio dei terreni propedeutiche ai cantieri sono già in corso.

Colle del Tenda

La Regione ha comunicato di aver avviato un contatto istituzionale con la Regione francese del Paca, al fine di migliorare i rapporti complessivi. Ha ribadito inoltre la necessità che i lavori riprendano, come da nuovo cronoprogramma, a settembre 2019. Il Ministero ha confermato questa previsione e programmato per il 19 settembre una prima riunione di monitoraggio dell’avanzamento del cantiere.

Pedemontana

Di fronte all’ennesimo blocco della procedura, la Regione ha voluto approfondire i reali ostacoli che ne impediscono ancora l’avanzamento. Si è appurato che mancano i pareri del Ministero dell’Ambiente e dei Beni Culturali. La Regione si è quindi attivata per incontrare già nei prossimi giorni i funzionari ministeriali competenti, al fine di sollecitare un rapido riscontro. Il Ministero ha comunque confermato gli stanziamenti per l’opera.

Statale 34 del Lago Maggiore

La Regione ha ottenuto conferma dal Ministero della disponibilità, già nel 2019, dei 25 milioni di euro necessari alla messa in sicurezza del versante, così come richiesto dal territorio nell’incontro di ieri a Mergozzo nel VCO. Questo consentirà di partire immediatamente con la progettazione, in modo da procedere con gli appalti già in autunno. La Regione metterà a disposizione Scr, la propria Società di committenza regionale, per affiancare il territorio nella fase di attuazione.

Metro Torino

La Regione ha verificato la conferma delle risorse per il completamento della linea 1 e per il progetto di fattibilità della linea 2. Di quest’ultimo l’ultimazione da parte del Comune di Torino è in programma nel mese di ottobre.

Nodi ferroviari di Torino e Novara

Al sicuro anche i finanziamenti per il nodo ferroviario di Torino, in particolare i 70 milioni di euro stanziati sul tunnel di collegamento Porta Nuova-Porta Susa che consentirà di aumentare la capacità di transito e la velocità del servizio.

Analoga certezza per i 98 milioni di euro per il nodo di Novara che permetterà di superare le criticità di traffico alla stazione centrale, separando il flusso viaggiatori da quello merci e permettendo per queste ultime un incremento di capacità e prestazioni del servizio.

Terzo Valico

Confermato il rispetto del cronoprogramma come da previsioni.

La Regione ha sottoposto al Ministero la richiesta della amministrazione comunale di Novi Ligure di modifica del tracciato, al fine di escludere dal passaggio ferroviario il centro abitato. Dal Ministero è stato sottolineato che affronterà il tema, segnalando tuttavia la delicatezza di modificare un accordo già raggiunto con gli enti locali nei mesi scorsi.

Marco Grimaldi capogruppo di Liberi Uguali Verdi critica l’incontro perché “i temi della qualità dell’aria e del trasporto pubblico locale appaiono marginali o incompleti”.

“Fin dal suo insediamento il Presidente Cirio ha indirizzato le sue critiche contro la ZTL a pagamento introdotta dalla Giunta Appendino – dichiara Grimaldi -, sostenendo che intervenire sui riscaldamenti avrebbe molto più impatto sulla qualità dell’aria della regolazione del traffico, e che l’accesso limitato al centro complica la vita alle famiglie e ai commercianti, che non hanno alternative di movimento”.

“Se davvero questa piccola misura crea disagi tanto grandi, Regione e Comune si attivino subito per completare gli investimenti sulla linea 1 e 2 della metropolitana e per pensare insieme a un ricambio dei mezzi del trasporto pubblico, per esempio utilizzando i Fondi Strutturali Europei 2021-2027 per sostituire la flotta delle dieci linee forti di tram – conclude Grimaldi –. Se proprio bisogna criticare la ZTL è per la sua timidezza, visto che l’area è così piccola che non avrà nei fatti un vero impatto ambientale. A fare scandalo dovrebbe essere l’assenza di interventi radicali sulla qualità dell’aria. La proposta della sinistra ecologista torinese e di Torino in Comune è sempre stata quella che oggi a Berlino diventa realtà (maxi investimento sulla mobilità per portare a 1 euro al giorno il costo di tutti i mezzi di trasporto pubblico): affiancare alla moderazione del traffico un vero incentivo economico e culturale all’utilizzo del trasporto pubblico. Non è alla nostra portata? Forse, ma cominciamo a fare quello che lo è, senza scuse”.

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