Scuola e formazione
Torino, arriveranno più residenze, servizi e spazi diffusi per i giovani universitari e non
Università, protagonismo giovanile, spazi, accessibilità e progetti integrati, sono questi i temi di due delibere approvate questa mattina dalla Giunta – su proposta di Marco Giusta, responsabile comunale alle politiche giovanili – e che porteranno alla stesura di protocolli con gli atenei e l’Edisu per individuare da un lato spazi diffusi a disposizione di chi studia e di tutti i giovani e dall’altro maggior supporto alla residenzialità degli studenti fuori sede e non: “Con l’approvazione di oggi iniziamo una grande operazione di riprogettazione urbana dello spazio pubblico con l’obiettivo di valorizzare la Torino città universitaria. Ringrazio innanzitutto le sollecitazioni giunte da Edisu, Unito e Poli che ci hanno permesso di arrivare a questi protocolli di intesa – spiega l’assessore Giusta, assessore ai Beni comuni”.
La città di Torino, forte della propria rilevanza culturale si dimostra molto attrattiva sotto il profilo della formazione, conta infatti più di 100mila persone tra studentesse e studenti, docenti, ricercatori, ricercatrici e visiting professors, una comunità che rappresenta più del 10% dei residenti e che registra una crescita costante, anno dopo anno. Gli atenei torinesi sono in vetta alle classifiche nazionali e vengono preferiti da un numero considerevole di studenti e studentesse stranieri, per l’eccellenza dei corsi.
Prendendo in considerazione i due atenei, si rilevano numeri interessanti: gli iscritti e le iscritte fuori sede rappresentano infatti, ad oggi, il 22% per l’Università degli Studi (percentuale pari a circa 16.522 unità su 75.100 iscritti/e) e il 59,5% per il Politecnico (pari a circa 19.932 unità su 33.500 iscritti/e).
Sotto il profilo della RESIDENZIALITÀ – sottolineano i documenti avallati oggi dall’esecutivo – Palazzo Civico pone attenzione all’incontro tra domanda e offerta di soluzioni abitative, il miglioramento degli standard qualitativi per gli studenti e il sostegno agli affitti sicuri. Questa iniziativa si rivolge a tutti gli studenti, non solo ai fuori sede, ma anche ai residenti torinesi. E’ una politica rivolta a tutti e tutte.
“In linea con la consolidata politica di fare rete per promuovere sinergie di lavoro, è stata quindi avviata un’interlocuzione con l’Università, il Politecnico e l’Edisu Piemonte – aggiunge Giusta -, per offrire alla platea studentesca universitaria in cerca di soluzioni residenziali per breve o medio periodo un servizio super partes gratuito finalizzato a facilitarne la disponibilità e la ricerca, anche grazie all’incontro tra domanda e offerta di alloggi”.
La Città si è mossa affiancando la trasformazione urbana ad azioni che favoriscano la socializzazione dei giovani, attraverso la costruzione di spazi polifunzionali e accessibili: “In questo contesto, è emersa l’esigenza di trovare altri spazi da destinare a servizi per gli studenti e studentesse – spiega l’assessore -. Una necessità cresciuta con le nuove modalità di vivere il periodo di formazione, rispetto ai modelli del passato. Lo studente “abita” l’università per un tempo quotidiano ora molto più rilevante rispetto agli anni in cui solo in poche facoltà la frequenza era obbligatoria”.
Nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale vi è l’impegno a favorire il modello del CAMPUS DIFFUSO, ideato a partire dal modello anglosassone del Campus, applicabile qui in spazi diversi, che si integrano con il tessuto urbano e le altre funzioni, dove spazi didattici per lo studio, il tempo libero e, talvolta la residenza, sono assolutamente integrati e spesso compresi in un unico ambito: “Nell’ottica delle politiche di trasformazione urbana, occorre quindi pensare di collocare spazi per servizi agli studenti in strutture non monodedicate, dove la presenza con altre funzioni e attività pubbliche o comunque di welfare urbano favorisca attraverso l’incontro fra universitari e non – sinergia, diffusione di conoscenze e competenze, rendendo la città sempre più attrattiva.
“Sappiamo bene che il tema della residenzialità tocca molti studenti e studentesse ed è nostra intenzione semplificare quanto più possibile e rendere gratuita la ricerca di un appartamento in affitto e/o in condivisione, magari attraverso un sistema tecnologico da un lato e una rete di contatti sul territorio dall’altro. Il mio sogno sarebbe di avere un servizio unico condiviso e partecipato tra tutti gli attori in campo – dice ancora Giusta -. Sul tema del campus diffuso, invece, l’obiettivo è quello di recuperare, valorizzare e
contaminare positivamente spazi dedicati ai e alle giovani dove fare coesistere spazi studio e di didattica con servizi e momenti di aggregazione. Dopo una prima sperimentazione ospitata da Off Topic vogliamo allargare questa possibilità ad altri spazi in città, iniziando da quei centri del protagonismo giovanili vicini alle sedi universitarie. Questo ci consentirà di realizzare un campus diffuso a livello cittadino”.
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