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Cronaca

A Mirafiori 1200 persone lavoreranno alla produzione della 500 elettrica

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In un simbolico ponte tra passato e futuro, attraverso la posa di un sofisticato robot Comau all’interno di uno dei più grandi e storici impianti dell’industria automobilistica internazionale, sono stati celebrati oggi a Torino gli ottant’anni dello stabilimento di Mirafiori e l’inizio della costruzione della linea per la nuova 500 BEV. Si tratta di una nuova generazione di vetture che saprà continuare la lunga tradizione di modelli innovativi usciti dall’impianto torinese (complessivamente più di 35) come ad esempio la stessa 500 che uscì per la prima volta da Mirafiori nel 1957.

Alla presenza delle autorità e delle istituzioni locali e regionali, tra cui la Sindaca di Torino Chiara Appendino, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il Prefetto di Torino Claudio Palomba, il COO della regione EMEA di Fiat Chrysler Automobiles, Pietro Gorlier, ha ricordato che “Mirafiori si è trasformata di pari passo con la città di Torino, ne ha condiviso i successi come i momenti difficili ma ha sempre trovato il modo di riemergere e resta una delle fabbriche automobilistiche europee in attività da più tempo”. Nei suoi ottanta anni di vita, Mirafiori ha prodotto oltre 28 milioni 700 mila vetture.

Oggi nel comprensorio di Torino (Mirafiori e Grugliasco) lavorano circa 20.000 persone tra gli addetti di produzione e le attività collegate di ingegneria e design, vendite, servizi finanziari e ricambi. È il più grande complesso di FCA nel mondo. Se si allarga il perimetro anche alle altre attività di FCA in Piemonte, vanno considerate altre 4.000 persone e i circa 40.000 addetti che lavorano nelle aziende fornitrici.

Le celebrazioni di oggi hanno scritto un nuovo capitolo della storia di Mirafiori. La piattaforma in costruzione è specifica per le vetture elettriche e vedrà proprio la prima applicazione con la 500 BEV. Oggi è stato posto il primo robot e nel giro dei prossimi mesi sarà allestito il resto degli impianti (solo in lastratura saranno ospitati 200 robot che permetteranno di avere il processo di saldatura totalmente automatico): la produzione delle prime pre-serie è prevista entro la fine dell’anno. Circa 1.200 persone saranno dedicate alla realizzazione della 500 elettrica, mentre la capacità produttiva della linea sarà di 80.000 unità l’anno con la possibilità di essere aumentata.

Nel complesso tra costi di progettazione, sviluppo e ingegneria e la costruzione della linea, si tratta di un investimento di circa settecento milioni di euro. L’avvio produttivo avverrà nel secondo trimestre del 2020.

“La 500 BEV è stata pensata, disegnata e ingegnerizzata tutta qui – ha sottolineato Gorlier – un vero prodotto del ‘made in Fiat’ e del ‘made in Torino’. Un altro eccellente esempio della capacità di creare e innovare di cui la nostra azienda e questa città sono ricchi. A Torino stiamo sviluppando un nuovo centro di eccellenza sull’elettrico che ha già raggiunto 260 persone. La nuova 500 elettrica è il primo tassello degli investimenti che abbiamo in programma per il polo produttivo di Torino – ha aggiunto Gorlier sottolineando che – a questo progetto faranno seguito il rinnovamento dei modelli Maserati, a partire dalla Levante, e altri prodotti come previsto dal nostro piano industriale”.

La Regione EMEA di FCA ha creato da alcune settimane un nuovo specifico ente “e-Mobility” che ha il compito di coordinare tutte le attività collegate all’elettrificazione. Vanno in questa direzione i recenti accordi siglati con Enel X e Engie grazie ai quali FCA offrirà soluzioni per semplificare la vita a chi acquisterà e userà un’auto dei vari Brand del Gruppo.

Per l’Italia, l’Azienda sta prevedendo l’installazione di oltre 900 punti di ricarica presso i propri siti produttivi e nei parcheggi per i dipendenti, circa 1.200 presso i Leasys Mobility Store e oltre 1.100 presso i propri concessionari, per un investimento complessivo di circa 33 milioni di euro. FCA sta inoltre valutando progetti innovativi nell’ambito del cosiddetto “Vehicle-to-grid”, un sistema per cui i veicoli elettrici comunicheranno con la rete per “restituire” energia elettrica in caso di necessità e per poi tornare a caricarsi quando la richiesta sarà minore. Un vantaggio per il cliente e un risparmio nella produzione di energia.

La 500 elettrica è parte di un piano di investimenti molto più ampio che FCA realizzerà in Italia durante il periodo 2019-2021. Si tratta, nel complesso, di cinque miliardi di euro, per sostenere un sostanziale rinnovo nella gamma di prodotti, con l’introduzione di 13 modelli totalmente nuovi o profondamente rinnovati e l’avvio di un piano di elettrificazione dell’offerta, con l’inserimento in gamma di 12 versioni elettriche di modelli nuovi o già esistenti.

“Nonostante il contesto macro-economico piuttosto difficile e un mercato conseguentemente debole, abbiamo voluto confermare gli investimenti – ha commentato Gorlier – e la cerimonia di oggi è un segno concreto del fatto che i nostri progetti procedono a ritmo serrato”.

In occasione dell’evento è stato poi ricordato che, qualche mese fa al Salone di Ginevra, sono stati presentati i nuovi modelli ibridi plug-in delle Jeep Renegade e Compass, che recentemente a Torino è stato lanciato in anteprima mondiale il Ducato elettrico (il primo veicolo elettrico prodotto da FCA in Europa) e che l’ex stabilimento di Rivalta, altra realtà storica del Piemonte, si sta trasformando in uno dei centri globali di distribuzione ricambi del Brand Mopar al servizio di Europa, Medio Oriente, Africa e altri mercati mondiali. Inoltre, nello stabilimento di Verrone, dove nascono i cambi per una vasta gamma di modelli, è in programma un aumento di produzione dei cambi destinati al Ducato e, per lo stesso veicolo commerciale, sarà realizzato un motore specifico la cui produzione inizierà a Pratola Serra a partire dalla fine del prossimo anno. A Cento, invece, poco più di un mese fa è iniziata la produzione della nuova generazione dei motori V6, tutti destinati all’esportazione per essere montati sui RAM venduti in Nord America.

“Tutte le vetture uscite da Mirafiori – ha concluso Gorlier – sono state avveniristiche per il loro tempo, perché hanno sempre avuto qualche aspetto di novità e unicità: per lo stile, per le dimensioni, per il sistema di propulsione, per i materiali usati, per il concetto attorno al quale erano sviluppate. Oggi il nostro modo di concepire l’innovazione non cambia: la Nuova 500 BEV avrà soluzioni all’avanguardia in un contesto industriale e di marketing molto diverso rispetto anche solo a pochi anni fa. E diventerà, ancora una volta, una pietra miliare nella storia di FCA e dell’automobile”.

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