Economia
Il centro Amazon di Torrazza Piemonte è come te lo aspetti
Arrivo al centro Amazon di Torrazza Piemonte e la prima cosa che noto non è l’ampiezza del sito, che si distende su un’area di 60 mila metri quadri, bensì le macchine parcheggiate tutte in retromarcia, belle ordinate, per chissà per quale criterio di sicurezza.
Sulla porta scorrevole dell’ingresso c’è una cartello che spiega ai nuovi amazoniani cosa fare appena approdati nel loro posto di lavoro. Per entrare bisogna prima passare dei tornelli, simili a quelli che ci sono agli stadi, apribili con un badge identificativo. Superata la barriera meccanica ci si ritrova in una hall abbastanza spartana con solerti receptionist e metal-detector per i dipendenti da superare all’uscita.
La prima tappa è il bar nella spaziosa mensa, dove ci offrono caffè e cornetto e dove vengono sbrigate le formalità per iniziare il tour: giubottino catarifrangente, badge identificativo come visitatori con un perentorio “sempre accompagnati” e cuffie, sia per isolare dal rumore che per permettere di ascoltare le nostre guide dotate di microfono collegato.
Ovunque si respira aria di ordine, organizzazione e ossessione maniacale per la sicurezza, riassunta dal cartello “8 giorni dall’ultimo incidente”. Diventeranno sicuramente molti di più considerato che è operativo dal 1° luglio 2019.
Passiamo dall’arrivo della merce, che viene etichettata e messa in grandi contenitori di plastica, chiamati magazzini mobili e poi portata dalla rete di nastri trasportatori lunga 20-22 km nel magazzino robotizzato, in tutte le aree dove il prodotto acquistato viene preparato per la spedizione. Il centro di Torrazza Piemonte è uno dei due centri Amazon in Italia dotati della tecnologia di automazione dei robot-magazzinieri (l’altro si trova a Passo Correse -Rm-).
È la merce che arriva al magazziniere e non il contrario, come nel sistema classico di lavoro, e proprio a questo servono i robot e la chilometrica e intricata rete di nastri trasportatori. L’efficienza è al massimo e così la privacy dei clienti, come spiega Salvatore Schembri Volpe, General Manager Amazon: i lavoratori possono apporre solo etichette anonime sui pacchi, le quali verranno in seguito lette da una macchina deputata a etichettare a pacco chiuso con il nominativo e l’indirizzo di destinazione.
Il centro impiega a ora 300 dipendenti che diventeranno nel tempo 1200 con contratto a tempo indeterminato. Enrico Grasso, HR manager Amazon, alla nostra domanda se saranno impiegati lavoratori interinali, sopratutto in vista dell’imminente Prime Day del 15 e 16 luglio prossimi, primo vero banco di prova per Amazon TRN1 (sigla usata per identificare il centro di Torrazza Piemonte), ammette che data la stagionalità degli acquisti, vedi il Natale, ci saranno anche contratti in somministrazione. L’obiettivo di Amazon, però, è di avere lavoratori permanenti che arrivino magari alla pensione, come il caso di Giuseppe Tonani, primo pensionato italiano del colosso americano, arrivato al centro di Castel San Giovanni (Pc) a 59 anni nel 2012 e che dopo sei anni ha raggiunto gli agognati 40 anni di contributi.
Ad accompagnarci nel tour c’era anche il sindaco di Torrazza Piemonte, Massimo Rozzino, nerboruto ma affabile. Il primo cittadino cita nel suo breve discorso conclusivo Platone: “L’inizio è la parte più importante del lavoro. L’avvio dell’attività di Amazon in questo stabilimento ha richiesto dedizione, professionalità cura dei dettagli. A oggi, qui hanno già trovato la loro collocazione circa 300 lavoratori e mi sono emozionato nel vedere il sorriso sui loro volti. Un numero di sorrisi che crescerà rapidamente sino a raggiungere i 1.200 nei tempi previsti: mi sono emozionato nel sentire il rumore del lavoro tecnologicamente avanzato organizzato con precisione. Insomma, sono stati posti i presupposti per uno splendido futuro fondato sulla sostenibilità ambientale e sulla sicurezza del lavoratore, principi sui quali ho avuto ampie rassicurazioni da Amazon. Termino il mio intervento con un grande augurio: buon lavoro a tutti”.
Amazon ha investito 150 milioni di euro solo a Torrazza, una piccola parte dei quali destinati agli oneri di urbanizzazione: strade, rotonde, ma anche una pista ciclabile collegata alla pista Vento, per favorire il cicloturismo nel comune. Massimo Rozzino dice che l’amministrazione si aspetta sicuramente un aumento dei cittadini, secondo il trend di crescita registrato negli ultimi due anni di 200 unità, ancor prima dell’apertura del centro Amazon. Un aumento considerevole dato che i residenti sono ad oggi 2.966.
Dallo scorso gennaio, Amazon ha ampliato il programma di visite guidate gratuite dei suoi centri di distribuzione di Passo Corese (Ri) e Castel San Giovanni (Pc) realizzando due tour al giorno, dal lunedì al venerdì. Le prenotazioni possono essere effettuate attraverso il sito www.amazon.it/fctours.
La visita si conclude proprio nel momento in cui incomincia per gli amazoniani la pausa pranzo: si muovono ordinati incuranti di noi estranei, ci schivano e vanno avanti verso la loro meta. Lavorano da poco più di una settimana in Amazon, ma l’efficienza l’hanno imparata subito, tanto che mi sembrano anche loro un po’ dei robot.
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