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Cultura

Torino, crescono i circoli ARCI e i soci

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Il Comitato Arci Torino ha chiuso il bilancio 2017/2018 in questi giorni con numeri che danno il senso della crescita ma anche della linea adottata in questi ultimi anni. I circoli 2018 sono saliti a 141 mentre erano 124 nel 2017: 17 new entry, dunque, tra le quali Soluzioni Artistiche (circolo Arteficio), il Torino Fringe Festival, RadioOhm, e molti altri.

Questi circoli danno oggi lavoro a 217 persone e coinvolgono 24 ragazzi del Servizio Civile Nazionale, oltre a 1223 volontari, indispensabili per il loro funzionamento.

Di pari passo crescono le tessere, figlie del nuovo corso di Arci: 64.911 quelle compilate nel 2018 contro le 60.383 del 2017. La parola d’ordine del Comitato guidato da Andrea Polacchi, eletto nel marzo 2016 e caratterizzato da un consiglio direttivo composto per il 50 per cento da under 40, è stata progettualità. Progettualità culturale, in primis, con i circoli e le associazioni Arci promotrici di iniziative, oltre che presidi sul territorio e centri di aggregazione. Sono stati più di 4mila gli eventi che hanno promosso a livello culturale, sportivo o ricreativo.

Lo stesso Comitato ha dato vita a eventi: basti pensare che Arci Torino è organizzatore, tra le altre cose, di “Jazz is dead” Festival, che dalla nascita a oggi si è già distinto a livello italiano. Ma Arci Torino sostiene e supporta anche varie realtà, dall’Associazione Babelica per il suo festival di letteratura per l’infanzia “Matota” a iniziative come il Torino Fringe Festival o Moving Tff o progetti pensati per i più giovani come il treno “Promemoria_Auschwitz” dell’Associazione Deina.

Le entrate (483.644,91 euro) derivano soprattutto dalle tessere (73,18 per cento). Le uscite, pari a 475.262,07, si dividono tra progetti, iniziative, campagne, affiliazioni, tesseramento costi di struttura e per il 24,18% vanno a finire nel Centro Servizi e Consulenze. Il 2018 è il secondo anno, infatti, in cui Arci Torino ha offerto in maniera organica servizi e consulenze alle associazioni affiliate. L’obiettivo è di guidarle nella riforma del terzo settore, accompagnarle nella gestione quotidiana delle attività, le problematiche di carattere normativo, amministrativo, giuridico e fiscale.

Arci, tra i progetti avviati, ha anche la partnership con Forst. L’azienda si è impegnata a versare 0,17 cent al Comitato ARCI di Torino per ogni litro di birra consumato in ogni circolo affiliato. Questo contributo ha sostenuto attività di carattere mutualistico, come la mensa popolare attivata quest’anno in quattro territori della Provincia di Torino.

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