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Scuola e formazione

Scuole di Torino, panino al posto della mensa? Rimandata la decisione della corte

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Ci vorranno ancora alcune settimane per sapere se anche il prossimo anno i bambini delle scuole di Torino potranno portarsi il pasto da casa. La Corte di Cassazione, dove questa mattina si è discusso il ricorso della Città di Torino e del ministero dell’Istruzione contro la sentenza che ha autorizzato le famiglie a preparare i pasti da far consumare negli spazi mensa delle scuole, ha rimandato la decisione al riguardo.

E’ una discussione in corso da oramai tre anni e mirava ad abbassare i costi e aumentare la qualità dei servizi di refezione scolastica.

“Dal canto nostro non potevamo che ribadire il fatto che il tempo mensa fa a tutti gli effetti parte del tempo scuola – commenta l’avvocato Giorgio Vecchione – e fruire di quel segmento educativo non può essere condizionato alla fruizione obbligatoria di un servizio facoltativo a pagamento nell’ambito del principio generale di gratuità dell’istruzione inferiore. Abbiamo enfatizzato e richiamato l’ormai consolidato orientamento della giurisprudenza amministrativa dei Tar e del Consiglio di Stato, richiamando l’attenzione del collegio sulle norme che nel caso di specie non devono essere liberamente interpretate, come hanno fatto le nostre controparti, ma devono essere rigidamente applicate”.

I legali di Città e Miur hanno ribadito la loro posizione secondo la quale le sentenze della corte d’Appello di Torino violano i principi di uguaglianza e di integrazione dei bambini.

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