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Baldichieri d’Asti, costrette a trasferirsi dopo aggressione omofoba: adesso il processo

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Domani a processo una vicenda del 2018: Emanuela e Linda vengono brutalmente aggredite da dei vicini di casa, tre uomini, e per la vicenda sono state costrette a lasciare Baldichieri d’Asti. Le due donne si sono unite civilmente il 10 dicembre 2016, alla presenza di Gianluca Forno, sindaco del paesino di 1300 abitanti. Si tratta di una prima volta per la cittadina, in cui non tutti vedono di buon occhio questa coppia.

Tutto è iniziato la sera del 25 febbraio 2018, quando Emanuela ha bussato alla porta del suo vicino di casa, Alessandro Mistretta, per dei rumori e delle urla provenienti dall’appartamento dell’uomo. Mistretta aggredisce Emanuela con l’assistenza del padre della compagna di allora dell’uomo, Giuseppe Termini, che tiene la donna per i capelli, bloccandola dallo schivare i pugni. Linda Pines, che è stata intervistata da Quotidiano Piemontese proprio sul libro che parla della sua omosessualità, quando ha sentito le urla della sua compagna, è intervenuta per cercare di salvarla, ricevendo anche lei una marea di pugni, calci e spintoni. Interviene anche un terzo uomo, Leonardo Messina, zio di Mistretta, che impedisce a Linda di soccorrere Emanuela.

Linda, finalmente, riesce a liberarsi e a chiamare i carabinieri, mentre i tre aggressori lasciano andare Emanuela. Le due donne vengono portate da un’ambulanza in ospedale, dove Linda verrà dimessa con una prognosi di 40 giorni e Emanuela di 5.

Avrebbero voluto continuare a vivere nel paese che le aveva accolte e festeggiate due anni prima, ma il ricordo di quella tremenda serata, che rimarrà impressa per sempre nella loro memoria, è troppo doloroso. Le due donne si sono trasferite con la loro cagnolina a San Damiano.

Il processo per l’aggressione omofoba avverrà domani mattina alle 9:30 al Tribunale di Asti presieduto dal giudice Cristina Carola Giordano. Emanuela e Linda sono assistite dall’avvocato Maurizio La Matina.

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