Cittadini
Torino Pride, i politici presenti alla sfilata dovranno sottoscrivere il documento politico
Dopo l’appello alla nuova Giunta Regionale del Piemonte di non fare passi indietro nella lotta contro l’omo-transfobia e nella lotta per i diritti LGBTQI+, arriva dalla conferenza stampa del Torino Pride di oggi, martedì 4 giugno, la richiesta ai politici che parteciperanno alla sfilata di giovedì 15 giugno di sottoscrivere pubblicamente il documento politico del movimento.
Le rivendicazioni trattano di problematiche della comunità LGBTQI+, come la richiesta di estensione della legge Mancino per l’aggravante del crimine d’odio commesso con l’intento di denigrare l’orientamento sessuale e l’identità di genere, di matrimoni e unioni civili, nonché di adozioni e di tutela di figli e figlie di coppie omogenitoriali. Esse si estendono a tutta la società civile con le lotte per proteggere la legge 194 sull’interruzione di gravidanza, per lo Ius Soli, per il lavoro e il welfare e per la tutela del clima.
“Quest’anno abbiamo lavorato con tutte le associazioni che compongono il coordinamento Torino Pride per costruire una manifestazione antifascista, antirazzista e interiezionale – afferma Giziana Vetrano, coordinatrice Torino Pride – Nel 2019 sono ancora troppe le richieste rimaste inascoltate rispetto i diritti civili e sociali e, per questo, è necessario lottare per ciò che manca e proteggere i diritti e le conquiste che non bisogna dare per scontati. Per questo abbiamo deciso di chiedere agli e alle esponenti politici presenti alla parata di sottoscrivere pubblicamente il documento politico per dimostrare che la loro presenza non è di facciata ma convinta”.
Per ora la mission del Torino Pride è condivisa da Politecnico di Torino e Università degli Studi di Torino.
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