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Exomars 2020, alla Altec di Torino il Rover Operations Control Centre che guiderà Rosalind su Marte
È stato inaugurato oggi, giovedì 30 maggio, alla Altec di Torino il Rover Operations Control Centre (ROCC), dove vengono pianificate, monitorate, comandate e controllate le operazioni del Rover di Exomars 2020, dedicato alla scienziata Rosalind Franklin.
Rosalind è una parte fondamentale della missione dell’ESA, Agenzia Spaziale Europea, in collaborazione con con l’Agenzia Spaziale Russa (Roscosmos) e con un significativo contributo della NASA. Exomars 2020 porterà un Rover europeo e una piattaforma russa sulla superficie di Marte. Il Rover, dotato di sei ruote in grado di affrontare terreni rocciosi e sabbiosi, verrà lanciato, insieme a un Carrier Module (CM), un Modulo di Discesa (DM) e una Piattaforma di Atterraggio, da un razzo Proton da Bajkonur, in Kazakistan, in una finestra temporale di 18 giorni a partire dal 25 luglio 2020. L’atterraggio su Marte è previsto, dopo quasi 8 mesi di viaggio, per il 19 Marzo 2021. Nella discesa è possibile, grazie all’atmosfera marziana, l’uso di paracaduti, che si apriranno una volta raggiunti gli 11.000 km di altitudine. Man mano che ci si avvicina alla superficie di Marte si staccheranno le due parti dello scudo termico e i paracaduti, rilasciando la piattaforma di atterraggio, che, guidata da dei propulsori per mantenere il suo corretto assetto, verrà lasciata in caduta libera per circa 2 metri per posarsi sul Pianeta Rosso sulle sue quattro zampe.
Raggiunta la superficie, entra in azione il Rover, il cui cuore è il Laboratorio Analitico (ALD) realizzato da Thales Alenia Space, fondamentale per l’analisi dei campioni, raccolti con una trivella, anche questa italiana, costruita e realizzata da Leonardo. La particolarità della trivella sta nella possibilità di analizzare la parete del foro praticato nel terreno di Marte direttamente con uno spettrometro; infatti, sulla punta sono presenti delle minuscole fibre ottiche in grado di raccogliere informazioni e trasmetterle allo spettrometro per l’analisi. Verranno raccolti anche dei campioni di suolo (simile a gessetti) fino a 2 metri di profondità, i quali verrano processati e analizzati nell’ALD alla ricerca di forme di vita presenti e passate. I dati ottenuti verranno trasmessi tramite il Trace Gas Orbiter (TGO), messo in orbita su Marte dalla missione Exomars 2016, al European Space Operation Centre (ESOC), con sede a Darmstadt in Germania, che serve da tramite per i dati che arrivano e i comandi che partono dal ROCC.
“Siamo onorati di essere all’avanguardia dell’esplorazione robotica europea contribuendo con la realizzazione del Rover Operations Control Centre – ha detto Vincenzo Giorgio, AD di ALTEC -. Il ROCC è il risultato del lavoro delle Agenzie, industria e sottocontraenti per il raggiungimento di un obiettivo comune, il successo della missione che vede nel ROCC il suo cervello”.
Il ROCC è composto da differenti sistemi e strutture:
- Operations room, dove tutte le operazioni del Rover vengono pianificate, gestite ed eseguite insieme ai team scientifici;
- Mars Terrain Simulator (MTS), dove viene simulato il terreno marziano (dal punto di vista morfologico e mineralogico) per testare il funzionamento del Rover Ground Test Model (GTM) e per riprodurre le contingenze che il Rover si trova ad affrontare sulla superficie marziana;
- tilting platform, è una struttura di 8×8 metri che permette di supportare i test del GTM;
- drilling and illumination system, per riprodurre e testare le operazioni di trapanatura e simulare le variazioni di luce marziana.
“Questo è un luogo strategico sulla Terra, dal quale ascolteremo gli strumenti del Rover, vedremo ciò che Lei, Rosalind, vede e invieremo comandi per cercare tracce evidenti di vita sopra e sotto la superficie – ha affermato Jan Wörner, Direttore Generale di Esa”.
“Nello studio e nell’esplorazione di Marte l’Italia, attraverso ASI, ha una consolidata esperienza grazie alla partecipazione – ricorda Giorgio Saccoccia, Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana – alle maggiori missioni internazionali destinate alla scoperta del Pianeta Rosso”. Infatti, l’Italia è il primo contributore alle missioni Exomars per quanto riguarda tecnologia e know-how. “Il ROCC sarà, quindi, fondamentale per il successo del Rover di Exomars 2020 e per ASI – continua Saccoccia – questo sarà il primo passo per candidare la struttura a prossime missioni per lo studio di Marte ma anche di altri corpi celesti. Abbiamo investito in questo perché crediamo che sia elemento fondamentale per il futuro dell’esplorazione robotica dell’Universo”.
A Torino, nella Thales Alenia Space, vengono sviluppati il sistema di navigazione e guida del CM e DM così come il già citato ALD, ma anche gli algoritmi di controllo della discesa su Marte ed il software di gestione del Rover.
“Siamo davvero orgogliosi di avere un ruolo di primo piano in questo ambizioso programma europeo per lo studio del Pianeta Rosso, contribuendo con la nostra esperienza e tecnologia – ha affermato Donato Amoroso , AD di Thales Alenia Space in Italia -. L’inaugurazione del ROCC avvenuta oggi riflette la fruttuosa cooperazione tra Agenzie e industria e segna solo l’inizio dell’entusiasmante viaggio alla ricerca di risposte ai quesiti che da tempo affascinano l’umanità”.
E proprio di fascinazione parla Jan Wörner che spera che le missioni spaziali siano di ispirazione per tutti a realizzare i propri sogni. Il direttore generale di Esa, però, specifica che le esplorazioni europee servono anche a risolvere le crisi sulla Terra, come per esempio quella con la Russia, che, nonostante l’embargo europeo, partecipa con Roscosmos a Exomars. Ogni euro speso nello spazio crea sei euro di ritorno economico, perché le missioni spaziali espandono le frontiere della conoscenza, supportano la competitività, sono fonte di innovazione e sono all’origine di molti oggetti quotidiani.
Il ROCC sarà operativo da luglio 2020, ma già da oggi alla ALTEC si dichiarano #ready_to_ROCC.
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