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Sick Tamburo ad Hiroshima Mon Amour

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Pubblico caldo ad Hiroshima, così come la band, animata dalla vena punk-rock di Gian Maria Accusani leader e fondatore del gruppo, insieme alla magnetica Elisabetta Imelio.

Chitarre taglienti e bassi poderosi per il loro show e per il nuovo disco “Paura e l’Amore”, uscito il 5 aprile scorso per “La Tempesta dischi”.
“Agnese non ci sta dentro”, “Quel ragazzo speciale” , “Baby Blu”, “Il più ricco del cimitero”, “Lisa ha 16 anni”, alcuni dei brani dall’ultimo lavoro, mescolati ai loro pezzi storici, vantano infatti già cinque album in studio.
Ci vuole un po’, ma alla fine il pubblico si scalda ed il pogo regna sovrano nella sala di HMA, sulle note di “Ho bisogno”, “Dimentica”, “Betty”, “Meno male” solo per citare alcuni dei brani più attesi. Non si risparmiano e la voglia di stare di nuovo insieme sul palco è evidente, per energia e presenza scenica, oltre al feeling del quartetto, veramente compatto su ritmi e suoni.
Un vero marchio di fabbrica il loro, che parte direttamente dagli anni novanta e dell’esperienza dei Prozac+, ritmi incalzanti, testi brevi in puro stile punk che li fa essere ancora indiscussi leader del vero rock alternativo, che andava di moda già nei primi novanta e che grazie a loro non è mai tramontato.
Ma la vera forza di questa band e del legame tra Gian Maria ed Elisabetta, ben visibile dai momenti di contatto sul palco, è la loro capacità di raccontarsi, nel bene e nel male, affrontando i temi duri della vita, dal disagio, fino alla paura ed alla morte. Tutto forse per esorcizzare e per andare oltre, come testimonia il nuovo disco che porta un messaggio nuovo: “l’Amore è l’arma più potente che abbiamo a disposizione ed è il vero antidoto contro tutte le paure”.
Vogliamo bene a questi ragazzi, ci fanno divertire e ci fanno anche pensare e vogliamo che tornino presto dalle nostre parti. Grazie ad Hiroshima di averceli fatti ascoltare ancora una volta.
Foto di Paolo Pavan Photographer

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