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Biella, truffa da 25 mila euro: promesso carico di sigarette di contrabbando mai esistito

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Stefano Ciccone, 48 anni, ha macchinato una articolata truffa nei confronti di un quarantenne biellese, promettendogli un migliaio di stecche di sigarette di contrabbando in cambio di denaro. Ricevuti i primi 15 mila euro dalla vittima, Ciccone ha cercato di prendere tempo finché il quarantenne non si è spazientito, allora ha inventato una storia credibile raccontando di un sequestro da parte della polizia del carico in arrivo a Biella, con tanto di verbale e denuncia di contrabbando, tutto falso. Per farsi dare altri soldi Ciccone ha proposto un altro carico fittizio di sigarette di contrabbando e ha ricevuto ulteriori 10 mila euro. Mesi dopo il raggiro, non vedendo arrivare alcunché, il biellese ha sporto denuncia. Stefano Ciccone, difeso dall’avvocato Sergio Gronda, è stato condannato a due anni.

Nell’ambito dello stesso processo sono stati anche condannati Domenico Longobardi, 53 anni e Fabio Pisu, 38 anni, rispettivamente a 2 anni e 6 mesi e 2 anni e 2 mesi, per aver prestato denaro a tassi di usura alla stessa vittima della truffa delle sigarette. Longobardi, Pisu e il quarantenne biellese si incontravano al bar, in cui avvenivano i prestiti, da poche centinaia di euro a non più di due mila euro, da restituire dopo una settimana con interessi stellari. Il motivo della necessità di questo denaro sarebbe, secondo Longobardi e Pisu, da attribuire alle spese folli del quarantenne per uscite serali in night club costosi e amanti da mantenere. A volte sarebbe stata la stessa vittima a promettere la restituzione di somme molto maggiori attingendo per la restituzione ai conti correnti privati di famiglia. Il vortice di prestiti e restituzioni ha travolto il quarantenne ed è rimasto senza liquidi, per cui sono iniziate le minacce.

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