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Presentate le ATP finals di Tennis a Torino. Per tutti è stato un risultato ottenuto da un gioco di squadre
Lunedì 29 aprile nel Gran Salone dei ricevimenti di Palazzo Madama in Piazza Castello a Torino sono state presentate le Atp Finals, che l’Associazione dei giocatori professionisti ha assegnato al capoluogo piemontese dal 2021 al 2025.
“Io e il sindaco Appendino – comincia a raccontare il presidente della FIT Angelo Binaghi – sappiamo che siamo qui per una congiunzione astrale irripetibile. Come tre o più pianeti si allineano perfettamente solo in determinate condizioni, a noi sono successi almeno sei fenomeni rari, mai verificatisi prima, che sono accaduti tutti insieme. Il primo è che un governo italiano ha deciso per la prima volta nella storia di scommettere sul tennis. Lo aveva fatto in passato per altri sport. Il nostro era l’unica grande disciplina che non aveva mai ricevuto un euro di denaro pubblico a sostegno. Adesso siamo felicissimi che questo governo ci abbia sostenuto dal primo all’ultimo momento. E per questo siamo grati e felici di essere arrivati fin qui”. Ma la lista dei sei fenomeni è appena all’inizio: “Il secondo fenomeno? In questo momento c’è una grande città italiana che ha, forse l’unica nel nostro Paese, un impianto sportivo indoor all’altezza di ospitare un evento del genere. Bene, quella stessa città, Torino ovviamente, ha pure una sindaca che ha giocato a tennis, con un passato tennistico d’agonismo che le ha trasmesso tenacia e volontà. Siamo qui anche grazie a lei, perché tra le altre cose lei ci ha anche saputo risollevare due o tre volte, lungo questa ascesa, in momenti veramente difficili”.
“La terza cosa rara è che tutti gli enti locali, in questo caso, anche se di colori e orientamenti politici diversi, si sono uniti tutti insieme e vanno ringraziati tutti, dal Governo alla Regione del presidente Chiamparino”. Non solo, c’è un altro tassello del puzzle che è andato al posto giusto: “Il quarto fenomeno è la scoperta che in Italia c’è una banca che ha come obiettivo primario quello di sostenere lo sport. Il Credito Sportivo ci ha dato una grande mano, ed è anche grazie al loro aiuto se oggi possiamo essere qua. La quinta cosa eccezionale – prosegue Binaghi – è che l’ATP preferiva giocare in Europe e in Europa in questo momento ci siamo noi, con il nostro grande successo degli Internazionali BNL d’Italia e con le ottime prime due edizioni delle Next Gen Atp Finals di Milano”. Parte del merito va anche a chi è stato in campo, in questi ultimi mesi: “Il sesto e ultimo fenomeno lo hanno reso possibile i nostri giocatori, da Cecchinato a Fognini, da Berrettini a Sonego, ai giovani Musetti, Zeppieri e Sinner… Sono loro che hanno trasformato un popolo di appassionati in un popolo di tifosi che spinge per vederli in campo dal vivo a Torino”. Da qui è nato tutto: “E bastava che solo una di queste cose non fosse successa, e noi oggi non saremmo qui”.
Adesso però bisogna cambiare marcia: “Il bello viene adesso – rilancia Binaghi – perché dobbiamo far sì che ora si verifichi il settimo fattore: l’apporto del territorio, della gente, di tutte le componenti, solo così tutto sarà un grande successo. E stiamo parlando di una manifestazione che in 5 anni dovrebbe superare il record di biglietti venduti delle Olimpiadi invernali di Torino 2006. L’obiettivo sarà quello di superare il milione di biglietti venduti. Sono 96 milioni le persone interessate all’evento a livello mondiale, 180 nazioni collegate, con 3.000 ore di dirette televisive, che diventano 5.800 se si considerano anche tutte le trasmissione a esso dedicate”. E a proposito di tv, la notizia la dà direttamente Binaghi: “Dal 2021 e per i successivi cinque anni i diritti ‘domestici’ della manifestazione saranno proprio di SuperTennis”.
L’impatto globale delle ATP Finals ha numeri da capogiro, come certificano quelli che Binaghi scandisce uno via l’altro:”È calcolato in 400-500 milioni l’impatto economico complessivo sul territorio, cifra che non tiene conto della visibilità, dell’aspetto reputazionale e dell’incremento delle conoscenze locali. Inoltre è previsto un gettito fiscale di oltre 100 milioni di euro”. Una bella cifra per la collettività. Con in testa l’obiettivo chiaro di ripetere il grande successo di Roma. “Ebbene, per vedere di persona come si gestisce un evento di questa portata internazionale, venite a vedere gli Internazionali BNL d’Italia che partono tra qualche giorno a Roma”, è l’invito ai presenti in platea da parte di Binaghi. Il nuovo corso italiano delle ATP Finals comincia qui.
Il governo italiano ha giocato un ruolo molto importante per arrivare alla conquista da parte di Torino delle ATP Finals dal 2021 al 2025. Lo dimostrano anche le parole, durante la presentazione di Palazzo Madama, del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Simone Valente. “Non è soltanto un grande onore essere qui oggi, ma è anche una grande emozione. Ripaga del lavoro continuo fatto in questi mesi, notte e giorno, tra grandi difficoltà”, afferma. Ma alla fine il risultato è stato conseguito. “Dobbiamo questo successo alla tenacia della sindaca Chiara Appendino e a quella del presidente della Fit Angelo Binaghi. Sono riusciti a trasferire al governo il valore enorme di questa manifestazione. Un valore” – prosegue Valente – “che si riverserà sulla città e sul Paese intero. C’è stato in questo periodo da parte di tutti un atteggiamento di collaborazione a più livelli: tutte le parti in causa hanno voluto fortemente questa manifestazione”.
“In questo modo è stata spazzata via quella diceria secondo cui una parte del governo attuale sarebbe a prescindere ‘contro’ ai grandi eventi” – ha sottolineato Valente – “Non è così. Anzi, quando ci sono modelli virtuosi come quello che stiamo presentando qui, modelli che portano davvero beneficio al territorio e al Paese, allora si può e si deve portare avanti. Sempre avendo massima cura dei principi di trasparenza e dell’utilizzo oculato di fondi pubblici”.
Sullo sfondo l’obiettivo comune è anche quello di sviluppare lo sport, a tutti i livelli. “Far crescere sempre più lo sport, questo è il traguardo che il governo vuole raggiungere. Un modello che può abbinarsi senza problemi a quello dei grandi eventi. Per questo motivo confidiamo” – l’auspicio con cui ha chiuso Valente – “che anche dopo questa bellissima giornata tutto il Paese si muova ancora una volta nella stessa direzione”. La direzione giusta.
Giancarlo Giorgetti è l’uomo che ha fatto da trait d’union tra governo e tennis. Anche grazie al suo impegno e alla sua disponibilità si è aperta una porta che poi si è concretizzata nell’assegnazione a Torino delle Atp Finals 2021-25. “Alcune coincidenze astrali si possono dire e le ha già messe in evidenza il presidente Binaghi” – sottolinea il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio –, “altre invece non si possono dire. La prima volta che ho sentito parlare di questa opportunità è stato proprio qui a Torino, quando la sindaca Chiara Appendino disse che ci sarebbe stata questa chance e che lei avrebbe voluto portarla avanti. Io speravo” – continua Giorgetti con un tono scherzoso – “che la cosa finisse lì, invece non è stato così e col tempo ho cominciato ad apprezzare alcune doti come la sua testardaggine, che unita alla testardaggine del presidente Binaghi ha permesso di superare tanti ostacoli”.
Ricorre anche nella parole di Giorgetti la parola d’ordine di giornata: condivisione. “Il percorso è stato complicato, difficile, e ha richiesto una larga condivisione da parte delle forze politiche, non solo all’interno del governo. Del resto, quando lo Stato, come in questo caso, ci mette una consistente dote finanziaria, è giusto che la decisione sia largamente condivisa. Così è stato, in parlamento e nel governo. È stato possibile quindi coltivare la candidatura, che poi ha superato tanti problemi per arrivare in fondo. Adesso l’Italia deve dimostrare di essere all’altezza, quindi sarà decisiva la collaborazione di tanti funzionari, dei tanti che già hanno lavorato alla costruzione delle garanzie, consentendoci di arrivare fino a questo punto”.
“Questo percorso ha adesso di fronte un’altra tappa importante” – ha aggiunto Giorgetti – “e anch’essa richiede grande impegno e condivisione: la sfida è quella di trasformare e valorizzare ulteriormente questo evento rispetto a quanto sia accaduto nell’ultimo decennio. Gli italiani ci devono mettere per forza qualcosa in più, è nella nostra natura. Il governo, con ‘Sport e salute’ che è nata recentemente anche con questo tipo di finalità, sarà al fianco dell’organizzazione non solo per creare un importante evento sportivo, utile alla crescita del territorio, ma anche per rendere ancora più popolare e praticata questa splendida disciplina che è il tennis. ‘Sport e salute’, col governo, sarà dunque a fianco della Fit, del presidente Angelo Binaghi e della sindaca Chiara Appendino”.
Chiara Appendino è visibilmente emozionata, quando prende la parola per portare il saluto della città di Torino durante la presentazione ufficiale delle Atp Finals. “Siamo molto orgogliosi” – spiega la prima cittadina – “di essere stati scelti, siamo felicissimi di essere qui per presentare l’evento. Siamo sicuri che Torino saprà dimostrare, unita, di poter organizzare tutto al meglio. Non solo per la città ma per tutto il Paese. Abbiamo fatto il possibile e l’impossibile, ho pianto almeno dieci volte pensando di avere perso questa chance, ma ho sorriso almeno undici volte, l’ultima all’annuncio ufficiale. Con lo spirito di squadra – qualcuno è qui qualcuno no – a volte si smentiscono le previsioni. Siamo tutti convinti della bontà della candidatura, che si basa su tre grandi pilastri. Il primo dei quali riguarda ambiente e sostenibilità. La tutela dell’ambiente avrà un ruolo di primo piano coerentemente con le politiche della città. Chiederemo una certificazione di sostenibilità che potrà essere da modello anche per altri. Un obiettivo possibile, ancora una volta, se tutte le parti saranno coinvolte e unite”.
Poi il secondo pilastro: l’innovazione: “Con ‘Torino City Lab’, cercheremo di unire le nuove tecnologie con le nuove esperienze. Nel 2021 quella delle Atp Finals sarà senza dubbio una nuova esperienza, tanto per chi andrà al Pala Alpitour, quanto per chi non potrà essere presente sul posto. Vogliamo che i match siano accessibili al maggior numero di persone, creando spettacolo e un evento che sia di tutti e per tutti, andando ben oltre il perimetro del palazzetto che lo ospita”.
Infine il terzo pilastro: la città protagonista. “Come sindaca mi sta a cuore il ruolo avuto da Torino, capace di battere altre 39 città, comprese quelle della short list, dove c’erano luoghi straordinari come Londra, Tokyo e Singapore. Noi abbiamo vinto perché siamo stati in grado di dimostrare le potenzialità di Torino. Che non ha bisogno di essere abbellita o ‘venduta’, deve solo essere mostrata per come è, con il suo potenziale incredibile. Ribadisco il concetto chiave: quando tutti remano dalla stessa parte, l’impossibile diventa possibile. Le Atp Finals saranno l’occasione per i visitatori di vedere le nostre bellezze artistiche, ma non solo. Torino è anche i suoi quartieri, l’entusiasmo dei cittadini, la capacità delle associazioni di avere una visione proiettata nel futuro. Nei prossimi due anni, bisognerà lavorare per curare questo mix di ingredienti e per presentare un’immagine rafforzata della città”.
Infine i ringraziamenti. “Grazie all’Atp, perché ha creduto nella città e perché ha avuto il coraggio di investire. Grazie alla Fit e al presidente Binaghi, perché hanno avuto il coraggio di osare, di credere in questa avventura, lavorando duramente dietro le quinte in maniera eccellente, come dimostrato negli anni in altri grandi eventi. Grazie al governo e a Giancarlo Giorgetti: si è creduto nelle potenzialità del tennis, e non era scontato. Grazie al presidente della Regione Chiamparino, perché nonostante le differenze politiche, ha prodotto un lavoro silenzioso e ha fatto la sua parte. Grazie al Consiglio comunale e alla mia maggioranza che ha votato il supporto. Grazie alle imprese, a tutto il mondo imprenditoriale. Ogni azienda rappresenta una peculiarità, e questa occasione sarà eccezionale per farsi conoscere. Sapremo dimostrare di essere città industriale e sportiva allo stesso tempo. Grazie all’Istituto per il Credito Sportivo, che ci ha aiutato nei momenti difficili. Grazie infine a Coni, e a ‘Sport e salute’. Ognuno ha fatto il suo dovere per permettere questa congiunzione astrale. Da domani lavoriamo per arrivare al meglio nel 2021. E adesso lo spirito di squadra diventa ancora più forte. Torino saprà trasmettere entusiasmo, in un percorso di crescita per tutta la comunità. Da domani inizia la parte più difficile, sono molto emozionata” – ha concluso Appendino – “ma è un momento di gioia cui sapremo dare un seguito”.
“Quando si fa squadra, e il primo pensiero in questo va al governo, penso che il nostro Paese, in campo sportivo, sia imbattibile”. Parola del presidente del CONI, Giovanni Malagò. “Giocatori, dirigenti, più in generale la famiglia dello sport mondiale preferisce venire in Italia rispetto a tutte le altre alternative, senza ovviamente voler mancare di rispetto a nessuno. L’Italia per clima, cibo, arte, non ha rivali e di questo sono orgoglioso. Non va dimenticato che nel 2020 in Italia avremo l’Europeo di calcio, con la partita inaugurale, poi nel 2021 il mondiale di sci a Cortina, senza contare tutti gli altri appuntamenti di prim’ordine. Insomma, questo Paese è sempre felice di investire nello sport” – chiude Malagò – “e questo è dovuto alla credibilità che ci portiamo dietro con la nostra storia”.
“Siamo orgogliosi di essere stati d’aiuto e aver avuto la possibilità di essere coinvolti” – ha sottolineato Vincenzo Ilotte, presidente della Camera di Commercio di Torino -. “Il nostro percorso è cominciato parlando con le associazioni di categoria, poi abbiamo provato a tastare il terreno con le imprese e via discorrendo. Abbiamo fatto capire che la passione era condivisa da tutto il territorio; tutti hanno dimostrato di volere le ATP Finals a tutti i costi. Il nostro ruolo” – ha proseguito Ilotte – “è quello di supportare il comitato promotore nella ricerca di sponsor, del territorio in particolare, facendo sì che ci sia una positiva e adeguata ricaduta anche sui nuovi business, creando programmi di accoglienza per tifosi e appassionati, creando anche aree con l’intento di farli innamorare, oltre che dell’evento, anche del territorio e delle sue eccellenze”.
A fare le veci del presidente Chiamparino, di ritorno proprio nelle ore della presentazione da Bruxelles, c’è il vice-presidente della Regione Aldo Reschigna. “Porto i saluti di Sergio Chiamparino che non è qui in questo momento di festa. Mi ha chiesto di portare, oltre al suo saluto, anche tre riflessioni. Torino ha vinto questa sfida perché è l’unica città italiana con un impianto di queste dimensioni, frutto del modo intelligente in cui la città ha vissuto le Olimpiadi 2006, da quegli investimenti continuano a nascere grandi opportunità. In secondo luogo” – prosegue Reschigna – “questa sfida è stata vinta perché si sono create alleanze fra istituzioni, governo, città e Regione: tutti uniti al fianco del sistema imprenditoriale piemontese. Tutto ciò significa che di fronte a scelte che guardano al futuro, anche nel nostro Paese, è possibile superare divisioni e diversità di appartenenza perché ci sono obiettivi utili a tutti. In ultimo c’è la dimensione internazionale, anche dopo le Olimpiadi 2006 e da qui fino al 2021. Va vissuta non solo come festa di sport, ma anche come occasione di promozione di Torino e Regione Piemonte. Importante che questa alleanza” – chiude Reschigna – “continui a vivere e crescere per il futuro”.
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