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Calcolo della cessione del quinto: come farlo?
La cessione del quinto è una forma di prestito oggi sempre più apprezzata dai consumatori. Possono richiedere la cessione del quinto tutti coloro che dispongono di uno stipendio regolare e costante oppure che usufruiscono della pensione.
Il finanziamento è molto particolare, perché consente di essere rimborsato trattenendo dallo stipendio o dalla pensione le rate mensili, le quali non possono superare il quinto dello stipendio o della pensione stessa.
Ma come fare esattamente il calcolo per vedere a quanto corrisponde il quinto? Come possiamo essere sicuri che veramente non si ecceda il limite stabilito dalle norme? Vediamo di scoprirne di più.
Gli elementi che servono al calcolo
La guida di Marco Germanotti al calcolo della cessione del quinto ci indica alcuni elementi fondamentali che dobbiamo avere a disposizione per giungere a calcolare a quanto esso corrisponda. In questo senso dobbiamo avere a disposizione un elemento fondamentale dal quale partire.
Si tratta della busta paga oppure del cedolino della pensione. In particolare da questi documenti dobbiamo prendere in considerazione quelli che possono essere definiti come gli elementi fissi della retribuzione.
Innanzitutto consideriamo la paga minima che viene stabilita in base ai criteri adottati dal Contratto Collettivo Nazionale. Poi ci servono sapere gli elementi fissi che vengono aggiunti al Contratto Collettivo. Dobbiamo conoscere anche le indennità di contingenza, gli scatti di anzianità e i super minimi.
Come procedere
Per prima cosa si deve procedere al calcolo della cessione del quinto, considerando lo stipendio netto. Per avere la cifra che corrisponde allo stipendio netto, devono essere eliminate tutte quelle voci variabili, che comprendono per esempio gli straordinari, gli infortuni, le malattie, le ferie, i permessi, le indennità e tutte le trattenute sia dal punto di vista fiscale che previdenziale.
Dopo aver ottenuto la somma netta, quest’ultima si moltiplica per il numero delle mensilità che si ricevono, che possono essere 13 o 14. Bisogna dividere prima per 12 in riferimento ai mesi e alle rate e poi dividere ancora per 5, per sapere a quanto ammonta il quinto cedibile.
È molto importante fare questa seconda divisione per conoscere quale possa essere la rata e quindi per sapere il limite massimo che si può spendere per rimborsare il prestito.
Il calcolo e l’importo delle rate
Facciamo un esempio pratico per capire come possiamo operare e per comprendere fino in fondo quali operazioni si devono eseguire per giungere a calcolare a quanto ammontino le rate di questo tipo di finanziamento.
Per esempio mettiamo in conto di ricevere 1.500 euro netti di stipendio ogni mese. Moltiplichiamo innanzitutto 1.500 per 13 (quest’ultima cifra costituisce il numero delle mensilità ricevute). Otteniamo come risultato 19.500 euro. 19.500 diviso 12 dà come risultato 1.625 euro. Poi dividiamo 1.625 euro diviso 5 ottenendo 325 euro.
Questa cifra indica il risultato del quinto dello stipendio o della pensione e quindi rappresenta il limite massimo che possiamo sborsare ogni mese per pagare le rate. Chiaramente, anche per semplificare di molto le operazioni, possiamo fare riferimento al certificato di stipendio o al cedolino della pensione.
Non bisogna dimenticare che sul certificato di stipendio vengono riepilogati tutti gli importi e le voci di spesa che sono necessari al lavoratore. Su questo documento è possibile rintracciare anche l’importo che corrisponde ad un quinto applicabile alla rata.
Naturalmente si tratta sempre di un importo massimo applicabile, perché le rate nel concreto possono essere differenti.
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