Enogastronomia
Gelato Festival 2019 a Torino, c’è anche il gusto No Ztl
C’è la fragola insieme ai pomodorini, il gusto polemico con la Ztl (una combinazione di gianduia, carbone vegetale ed estratto al cocco), quello che richiama il caffè della nonna (con San Marzano Borsci e tuorlo d’uovo) e persino quello con gianduia e passito Erbaluce. Ci sono gusti innovativi, accostamenti inusuali e ingredienti curiosi, tra quelli del tour Gelato Festival 2019 che sabato 27 e domenica 28 aprile fa tappa all’ombra della Mole portando a Torino alcuni dei migliori 16 gelatieri artigianali della penisola per una sfida all’ultima coppetta. L’evento che per due giorni trasformerà il capoluogo nella capitale del gelato si terrà in piazza Vittorio Veneto (orario dalle 12 alle 20) con 16 maestri gelatieri, ognuno dei quali porterà in assaggio un gusto inedito, tra grandi classici come vaniglia e pistacchio e creazioni più audaci come pasta frolla, croccante e gianduia, o latte e camomilla.
Per torinesi e turisti la manifestazione – patrocinata dal Comune di Torino, organizzata in collaborazione con i partner strategici Carpigiani (leader mondiale nella produzione di macchine per la gelateria), con Sigep – Italian Exhibition Group (fiera leader internazionale del gelato, del dolciario artigianale, del caffè e della panificazione per il canale foodservice), con Air Italy (la compagnia aerea che offre voli diretti in Italia, Africa, Usa e Canada) come global partner e Intesa Sanpaolo (il gruppo bancario leader in Italia in tutti i settori di attività: retail, corporate e wealth management) come top sponsor – è un’occasione unica per scoprire i segreti del mondo del gelato fra assaggi, iniziative a tema e laboratori didattici allestiti in una delle piazze italiane più suggestive e fotografate al mondo all’intero dei tre grandi food truck da 13 metri, incluso il “Buontalenti” che rappresenta il più grande laboratorio mobile di produzione di gelato al mondo. Un biglietto da 10 euro (ridotto per i bimbi sotto il metro) disponibile anche in prevendita sul sito, darà diritto all’assaggio di tutti i gelati in gara, più quelli della tradizione siciliana di Elenka, uno speciale di Air Italy creato ad hoc dallo chef Massimiliano Scotti, nonché alla partecipazione alle attività del villaggio. Domenica alle 15.20, ad esempio, in scena il cooking show dello chef Guido Perino del ristorante Casa Amélie, che preparerà un piatto salato abbinato a un gelato siciliano. Altri sponsor della kermesse sono Ifi, Mag, Hiber, Weker, Zucchero & co, le divise Solochef.it, Centrale del Latte di Torino per la fornitura di panna e latte e acqua Lauretana, mentre media partner sono PuntoIT e Disco Radio.
Il festival, che quest’anno compie 10 anni, celebra una serie di anniversari speciali, in primis la ricorrenza dei 500 anni dalla nascita di Caterina de’ Medici e Cosimo I, due personaggi legati a doppio filo al mondo del gelato e ai suoi precursori. Nel 1559 l’architetto Bernardo Buontalenti fu incaricato da Cosimo I di organizzare l’inaugurazione del Forte del Belvedere, e questi decise di stupire gli ospiti con una crema fredda fatta con una base di latte, miele, tuorlo d’uovo, oltre ad un tocco di vino, aromatizzata con bergamotto, limoni ed arance. Pochi anni dopo, quando la dinastia Medici decise di indire un concorso affinché fosse creato “il piatto più singolare che si fosse mai visto”, il pollaiolo e cuoco alle prime armi Ruggeri vinse con un dolce gelato fatto di ghiaccio all’acqua inzuccherata e profumata. La ricetta fece impazzire i Medici, che lo elessero vincitore del concorso: il gelato di Ruggeri piacque molto anche alla giovane Caterina de’ Medici che decise di portare con sé in Francia il giovane cuoco per deliziare anche la corte francese. Il Gelato Festival celebra la ricorrenza in collaborazione con il maestro artigiano fiorentino Paolo Penko, che da anni realizza i premi per i gelatieri vincitori della kermesse: al piazzale Michelangelo viene infatti presentato in anteprima il cucchiaio di Cosimo I, una fedele rielaborazione (frutto di ricerche storico-archivistiche compiute da Penko) della posata con cui mezzo secolo fa venne assaggiato per la prima volta il gelato. Il cucchiaio è realizzato in ottone, il materiale con cui all’epoca venivano forgiati gli utensili, secondo un autentico punzone risalente all’epoca dei Medici.
La manifestazione rappresenta la decima edizione di un tour che la settimana successiva toccherà Milano in piazza Cannone (4-5 maggio). Da fine maggio il Gelato Festival si sposterà all’estero con le tappe a Berlino (1-2 giugno), Varsavia (8-9 giugno), a Baden (Vienna) il 19-20 giugno, a Londra (29-30 giugno) e infine a Barcelona (6-7 luglio).
Gli appuntamenti nelle varie città sono altrettante tappe dei Gelato Festival World Masters 2021, la sfida per i migliori gelatieri artigianali del pianeta, un percorso con centinaia di prove in quattro anni su cinque continenti, con giurie tecniche e popolari per aggiudicarsi il titolo di campione mondiale. Non si tratta solo del principale torneo internazionale di categoria, ma di un progetto di posizionamento strategico del gelato artigianale e di tutta la filiera, con l’obiettivo di coinvolgere nella sfida 5.000 chef gelatieri da tutto il mondo e generare un +15% di indotto per il settore, con un media value globale per il made in Italy stimato in 50 milioni di euro.
Il Gelato Festival ha debuttato a Firenze nel 2010 ispirandosi all’ideazione della prima ricetta di gelato per mano del poliedrico architetto Bernardo Buontalenti nel 1559. Da allora la manifestazione ha allargato i propri confini espandendosi prima nel resto d’Italia, poi in Europa e – dal 2017 – anche negli Stati Uniti, con un totale di 64 Festival realizzati, prima di abbracciare tutto il pianeta col campionato mondiale dei Gelato Festival World Masters 2021.
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