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Torino diventa città rifugio per chi si batte per i diritti civili

Redazione Quotidiano Piemontese

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E’ stata approvata dal Consiglio Comunale di Torino all’unanimità (28 voti favorevoli su 28 consiglieri presenti) una mozione che impegna Sindaca e Giunta ad attivare sul territorio un piano pilota di accoglienza temporanea e supporto per gli uomini e, in particolare, le donne difensori dei diritti umani minacciati (Human Rights Defenders), di concerto con la “Rete in difesa di – per i diritti umani e chi li difende”, Amnesty International Italia, gli altri enti locali italiani e le organizzazioni della società civile interessate. Trasformando così Torino in una città rifugio (Torino Shelter City) per coloro che si battono per i diritti umani, civili e ambientali.

Il documento – discusso in Commissione lo scorso 3 aprile – propone inoltre di organizzare iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e di promuovere occasioni di studio, formazione e scambio di esperienze tra amministrazioni territoriali, organizzazioni della società civile e università sul ruolo degli enti locali nella protezione dei difensori dei diritti umani e le città-rifugio.

Si chiede anche di sollecitare e coinvolgere al riguardo Governo (l’Italia è candidata a membro del Consiglio per i Diritti umani delle Nazioni Unite), Anci, Conferenza Stato-Regioni e Comitato regionale per i diritti umani.

Sono stati 321 i difensori uccisi nel 2018 (9 in più rispetto all’anno precedente). Solo nella prima settimana del 2019 ne sono stati ammazzati sei.

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