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Cronaca

Torino, profugo ex Moi si uccide impiccandosi nella casa diocesana che lo seguiva

Redazione Quotidiano Piemontese

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Un profugo del Gambia, Gaye Demba, 28 anni, che aveva vissuto negli scantinati ex Moi, le palazzine dell’ex villaggio olimpico in fase di sgombero, si è ucciso in una casa diocesana sulla collina torinese.“Con profondo dolore ho appreso la tragica notizia del suicidio di Gaye Demba, ospitato in Villa Durio alla Città dei ragazzi – spiega l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia -.  Questo ragazzo di 28 anni, originario del Gambia, è giunto nel nostro Paese dopo aver subìto violenze e soprusi molto pesanti che hanno minato profondamente la sua vita, provocando fragilità che purtroppo si sono manifestate nel suo gesto estremo. Era seguito  da una équipe di persone e professionisti che lo hanno accompagnato in questo ultimo anno e mezzo di vita dopo la sua uscita dagli scantinati del MOI”.

Gaye Demba aveva vissuto fino al primo sgombero, programmato nel 2017, all’ex Moi, l’ex complesso olimpico attualmente oggetto di un piano di totale sgombero che dovrebbe concludersi entro il 2019 grazie anche al sostegno del governo. “Seguivamo da vicino questo ragazzo che aveva più volte dato segni di forte depressione – spiega Sergio Durando, direttore della Pastorale Migranti di Torino -. Aveva già manifestato nel tempo volontà autodistruttive, e purtroppo era stato sottoposto a marzo ad un tso all’Ospedale Mauriziano, ma poi era uscito”.

“I responsabili della struttura hanno fatto tutto quanto è stato umanamente  possibile per offrire a questo giovane ragioni positive e opportunità utili a costruire una vita nuova e diversa, ma purtroppo tutto questo impegno non è stato sufficiente – conclude. Nosigna -.  Il suo gesto obbliga tutti quanti a riflettere sulle ferite interiori che hanno segnato profondamente Demba e molti altri immigrati. Sono le stesse ferite, le medesime fragilità a cui ciascuno di noi è esposto. Ferite e fragilità che non dipendono dal colore della pelle né dal passaporto o dal conto in banca”.

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