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Mercoledì 10 aprile il libro di Levio Bottazzi su Giovanni Battista Beccaria, l’astronomo che misurò il “Meridiano di Torino”

Redazione Quotidiano Piemontese

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Nel 1759 il re Carlo Emanuele III affidò al padre scolopio Giovanni Battista Beccaria, chiamato dal sovrano a Torino per insegnare la Fisica sperimentale all’Università, l’incarico di calcolare, per la prima volta, la misura di un arco di meridiano in Piemonte.

Lo scienziato per quattordici anni compì le misurazioni per la triangolazione tra Mondovì e Andrate passando per i vertici di Sanfrè, Saluzzo, Torino, Rivoli, Superga, Balangero e Mazzè, utilizzando quadranti e settori speciali di sua costruzione. I risultati vennero pubblicati nel 1774 nell’opera “Gradus Taurinensis” e permisero, tra l’altro, di realizzare il tracciamento della Carta Generale dello Stato Sabaudo. Le copie di quest’opera esistenti oggi in Piemonte sono quattro, di cui due a Torino: una nella Biblioteca Reale e l’altra nella Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte “Giuseppe Grosso” della Città metropolitana.

Nel suo saggio, Beccaria presenta il cosiddetto “Meridiano di Torino”, attribuendogli la lunghezza di 112,06 km (un po’ più grande rispetto a quella oggi adottata, che è pari a 111,137 km), e ricavandone anche il valore della circonferenza terrestre, pari a 40.332 km. A ricordo del calcolo, oggi rimangono due piccoli obelischi gemelli: uno a Rivoli al termine di corso Francia, l’altro a Torino, al capo opposto dell’arteria stradale, in piazza Statuto.

Per ricordare l’importante figura di Giovanni Battista Beccaria (Mondovì, 1716-Torino, 1781), fisico, astronomo e principale fautore del rinnovamento scientifico dell’Ateneo torinese nel XVIII secolo, il vicepresidente della Consulta dei consiglieri e amministratori della Provincia e della Città metropolitana di Torino, Levio Bottazzi, ha scritto il libro “Giovanni Battista Beccaria e il “Gradus Taurinensis. Attualità di uno scienziato piemontese del ‘700” per le Edizioni SGI, che sarà presentato al pubblico mercoledì 10 aprile alle 16 nella sala Consiglieri di Palazzo Cisterna. Oltre all’autore del libro, interverranno il vicesindaco della Città metropolitana di Torino, il presidente della Consulta consiglieri e amministratori Marco Canavoso e lo storico, politico e giornalista Gianni Oliva.

L’incontro sarà l’occasione per celebrare il generoso impegno culturale, sociale, amministrativo e politico di Levio Bottazzi, classe 1930, giovanissimo partigiano uscito indenne nel 1945 dalla famigerata caserma di via Asti, tecnico Enel, padre – nella sua veste di presidente dell’Azienda Elettrica Municipale (1980-1985) – del teleriscaldamento a Torino , consigliere provinciale dal 1995 al 2004.

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