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Piemonte

Le dichiarazioni dei politici dal Piemonte del 5 aprile 2019: Gribaudo, Rosso, Marrone, Viale, Balena, Portas

Redazione Quotidiano Piemontese

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La raccolta quotidiana delle dichiarazioni dei politici dal Piemonte in vista delle Elezioni regionali e delle Elezioni Europee.

Gribaudo (PD):

“La Commissione Europea non ha autorizzato nessun cambiamento degli accordi sull’Asti Cuneo e il Ministero non ha ancora inviato a Bruxelles nessun dato: dal CIPE di ieri sera, al quale ho assistito insieme all’assessore Balocco, è emerso che non si può costruire l’autostrada attraverso l’aumento del valore di subentro sulla A4: nei documenti del governo stesso si legge che potrebbe causare addirittura una procedura di infrazione europea. Ciò significa che il piano di Toninelli è bloccato e che sul moncone di Cherasco è stato girato dal premier Conte solo l’ennesimo spot elettorale, prendendo in giro istituzioni e cittadini cuneesi”. Lo dichiara la deputata Chiara Gribaudo, che ieri sera si trovava nella Sala Verde di Palazzo Chigi durante la riunione del Comitato interministeriale per la programmazione economica, dove secondo le dichiarazioni del governo si sarebbe dovuta sbloccare l’Asti Cuneo. “L’A33 Asti-Cuneo non era nemmeno formalmente all’ordine del giorno. È stata solo consegnata un’informativa sulle concessioni autostradali, dove la Rappresentanza italiana presso la Commissione Europea riporta non solo lo stupore degli uffici per la volontà di modificare un accordo già preso e firmato, ma anche l’avvertimento che un valore di subentro eccessivamente alto – continua la deputata dem – violerebbe la normativa sugli appalti e sarebbe respinto al mittente. Lo sospettavamo e adesso ne abbiamo la certezza: è impossibile alzare il valore di subentro sulla Torino-Milano a un miliardo di euro senza ledere la concorrenza nel settore autostradale. È un regalo inaccettabile al concessionario. Toninelli deve ritirare questa idea assurda e riprendere subito l’accordo firmato dal Ministro Delrio, che la Commissione europea aveva accettato e che consente di far partire i cantieri entro il 2019. Adesso basta scherzare, i cittadini di Asti e di Cuneo non possono veder rimandata l’opera di altri due anni per colpa dell’improvvisazione e dell’incompetenza di questo esecutivo.”

Manifestazione Sì TAV

Rosso (Fratelli d’Italia)

“Fratelli d’Italia parteciperà convintamente alla manifestazione sì Tav. Di certo non è Chiamparino il tutore del verbo dell’alta velocità ferroviaria e sarebbe assurdo che il centrodestra, l’unica coalizione da sempre a favore dell’opera, non manifestasse in piazza a favore della sua realizzazione”. Così Roberto Rosso, capogruppo Fdi in Comune, annuncia la partecipazione del partito di Giorgia Meloni in favore della Torino-Lione.

“Capiamo e rispettiamo la posizione di Cirio e dei nostri alleati, perché sembra quasi che qualcuno voglia trasformare l’evento in uno spot elettorale per la sinistra e per il presidente uscente. Tuttavia riteniamo che invece dobbiamo con ancora più forza rendere pubblica la nostra ferma volontà di realizzare il Tav, volontà che è sempre stata coerente e immutata nel tempo. A differenza del Pd, che negli anni ha avuto atteggiamenti ondivaghi sul tema, che sta per candidare esponenti no Tav nelle sue liste e che è alleato in coalizione con Leu, partito dichiaratamente contrario all’opera”.

Marrone (Fratelli d’Italia)

“Domani saremo in piazza a dire sì alla TAV, con i tricolori per non tradire quel sentimento civico che ha animato Torino e di cui qualcuno vorrebbe appropriarsi. Fratelli d’Italia è schierata a favore dell’opera e fa parte dell’unica coalizione compatta sul sì. A sinistra, invece, con una mano negano i referendum e con l’altra lo chiedono fuori tempo massimo per farselo negare. Chiamparino se è coerente cacci i NO TAV dalle sue liste, altrimenti non è credibile”.

Viale (+Europa)

“Mi candido per occuparmi di tutto ciò che gli altri non si occupano e per una svolta liberale, libertaria ed europea nel centrosinistra. Sui diritti civili la Regione Piemonte è rimasta al palo, ma la vittoria di un centrodestra a trazione leghista sarebbe una iattura. Dal Piemonte può e deve partire una reazione a Salvini, allo sciovinismo del governo gialloverde e al declino di Torino alimentato dal fanatismo autolesionista del M5S. La vicenda TAV del tratto Torino-Lione ha assunto un significato centrale, da spartiacque, tra chi vuole lo sviluppo del Piemonte e chi vivacchia alla giornata. Per questo domani saremo in piazza con le bandiere europee e di +Europa a fianco di Sergio Chiamparino”.

Su pacco bomba a Sciretta

Roberto Rosso e Davide Balena (FI):

“Continua l’escalation di intimidazioni da parte del mondo anarchico al mondo politico torinese. Vogliamo esprimere la solidarietà di tutta Forza Italia al consigliere della Lega Alessandro Sciretti che si è visto recapitare una busta esplosiva. Queste azioni non devono rimanere impunite e ci convincono, ancora con più forza, che dobbiamo lavorare per estirpare il seme dell’odio che cresce in certe zone grigie di Torino. Lo si può fare solo con la politica della tolleranza zero: stop al buonismo, basta con la comprensione. Da troppo tempo c’è chi si nasconde dietro all’ideologia politica per compiere danneggiamenti e violenza: il messaggio che deve dare Torino è che non si accetteranno mai compromessi con quelli che sono semplicemente dei delinquenti”.

Giacomo Portas (Moderati):

“Il movimento dei Moderati esprime la propria solidarietà nei confronti del consigliere Sciretti e ribadisce la necessità di un clima politico di confronto sereno, che non ecceda i limiti democratici e che isoli sempre, senza ambiguità, chi vuole agire al di fuori di democrazia e legalità”.

Alberto Cirio, candidato alla Presidenza della Regione Piemonte per la Coalizione di Centrodestra

“Desidero esprimere tutta la mia vicinanza ad Alessandro Sciretti. Torino è più forte di chi cerca di intimidirla, di chi pensa di poter far paura ai suoi cittadini e a coloro che rappresentano le istituzioni. Ma questo clima non può essere accettato. La violenza non è una forma di protesta. È un crimine”.

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