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Cronaca

Torino, confermato ergastolo all’uomo che accoltellò sua sorella alla Bicocca

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Ieri, mercoledì 27 marzo, la Corte d’Appello di Torino ha confermato la sentenza d’ergastolo emessa nel febbraio dello scorso anno a Novara nei confronti di Massimiliano Tomasoni, 49 anni, autista di Cassolnovo (Pv), colpevole di aver ucciso a coltellate sua sorella, Marita Tomasoni il 9 novembre 2016 nella villetta alla Bicocca.

Dovrà anche risarcire il marito di Marita, Daniele Pasquali, dipendente nel cimitero comunale di Novara, che si è costituito parte civile assistito dall’avvocato Cristina Integlia, la madre Elisabetta e il fratello Luciano, assistiti entrambi dall’avvocato Massimo Lovati, rispettivamente di 200 mila, 165 mila e 25 mila euro. L’imputato è difeso dall’avvocato Marino Viola, che inutilmente ha chiesto la derubricazione dell’omicidio volontario in omicidio preterintenzionale, oltre alla assoluzione per aver calunniato Pasquali, indicando lui come colpevole. Il difensore di Tomasoni valuterà dopo il deposito delle motivazioni se ricorrere o meno in Cassazione.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Novara e del pm Nicola Serianni, l’autista aveva programmato l’omicidio da giorni, prevedendo il rifiuto della donna dell’ennesima richiesta di soldi. Il giorno dell’omicidio ha seguito la sorella al piano di sopra colpendola alle spalle e accanendosi sul corpo con 30 coltellate. All’inizio aveva negato il delitto, ma poi, con il proseguire delle indagini, sono stati visionati riprese di telecamere di sorveglianza e una di queste lo filma mentre si cambia i vestiti a poca distanza dalla casa della sorella. Anche i tabulati e le celle telefoniche agganciate dal telefonino dell’imputato confermano i suoi spostamenti da casa, fino all’abitazione di Marita e ritorno. Con queste prove è stato costretto a confessare l’omicidio.

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