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Piemonte

La Camera ha approvato la mozione che chiede di ridiscutere la Torino – Lione

Redazione Quotidiano Piemontese

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La Camera ha approvato una mozione presentata da M5s e Lega  con 261 voti a favore, 136 contrari e due astenuti secondo cui il progetto della Tav, Torino-Lione, ” va ridiscusso integralmente nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”.

Sono state bocciate  le mozioni Fi, Pd e F che sollecitavano lo sblocco dei bandi di gara per la realizzazione del tunnel di base. Nel corso delle votazioni ci sono state contestazioni da parte del PD proteste che hanno provocato l’intervento del presidente Roberto Fico.

Nel  documento depositato dai capigruppo Francesco D’Uva (M5S) e  Riccardo Molinari (Lega) si ripercorre la storia del progetto del collegamento ferroviario Torino-Lione (“oggetto negli  anni di diversi interventi di modifica”) e si cita l’analisi costi/benefici commissionata dal ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli. Uno studio che “del resto – fa notare la Corte dei conti europea –  è per definizione lo strumento analitico utilizzato per valutare una decisione di investimento, confrontando i relativi costi previsti e i benefici attesi”. D’Uva e Molinari ricordano inoltre che i ministri di Francia e Italia “hanno firmato congiuntamente una lettera indirizzata al soggetto attuatore Telt per posticipare i  bandi di gara relativi al tunnel di base” e che “tale iter, secondo quanto espresso dal ministro, persegue dunque l’obiettivo di avere un rapporto di collaborazione e condivisione con la Francia e, contestualmente, con la Commissione europea”.

Non sono mancati i commenti della politica.

Per il presidente del Piemonte Sergio Chiamparino: “Le parole sono a zero, il Piemonte non accetterà di essere nell’angolo”.  Mino Giachino, presidente dell’associazione Si Tav : “Ridiscutere con la Francia non vuole assolutamente dire bloccare la Tav”- Per Nicola Fratoiannni di Sinistra Italiana “consideriamo la Tav Torino Lione, e non da oggi, un’opera inutile, superata i cui presupposti sono ormai obsoleti dal momento della sua progettazione vent’anni fa”.

Per Roberto Rosso, capogruppo in comune per Fratelli d’Italia: “Tagliare i costi del Tav, come vuole fare Salvini e come la mozione congiunta Lega 5stelle lascia intendere, può essere un affare per Torino. Salvini ha aggiunto che un miliardo risparmiato verrà usato per la seconda linea metro del nostro capoluogo”.

Corrado Alberto, presidente di API ,  propone la serrata: “Un fermo delle attività produttive, d’accordo coi lavoratori, per dire che il sistema delle imprese e del lavoro non cede il passo a chi vuole distruggere il nostro futuro”.

 

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