Cittadini
Il M5S organizza un flash mob contro il progetto del Parco della Salute a Torino
Il Movimento 5 Stelle torinese si schiera apertamente contro il progetto del Parco della Salute e organizza un flash mob per sabato 2 febbraio. Qui di seguito il comunicato:
“I cittadini scendono in Piazza per difendere gli ospedali Regina Margherita, Sant’Anna e CTO di Torino dai tagli di Chiamparino.
Sabato 2 febbraio alle 15.00 ci troviamo in Piazza Castello di fronte al Palazzo della Regione con un fiocco rosa o azzurro (se non ne hai uno te lo diamo noi) per protestare contro il taglio dei posti letto previsto nel progetto del nuovo Polo Ospedaliero di Chiamparino e Saitta.
La nuova Città della Salute al Lingotto comporterà la chiusura di Sant’Anna, Regina Margherita, Molinette e il declassamento del CTO. I posti letto passeranno da 2.300 ad appena 1.400. Degli oltre 600 posti letto tra Regina Margherita e Sant’Anna ne sopravviveranno poco più di 200. Il progetto del PD prevede l’utilizzo dell’area intorno al grattacielo della Regione Piemonte da bonificare per un costo di 18 milioni di euro!
Salviamo le nostre eccellenze ospedaliere, vi aspettiamo numerosi!
LA NOSTRA PROPOSTA: 1.821 POSTI LETTO COME MINIMO
AUMENTARE QUOTA PUBBLICA NEL PROGETTO
Chiediamo che il progetto venga rivisto insieme ad associazioni, organizzazioni sindacali, operatori e cittadini. Già da subito presentiamo la nostra proposta alternativa: almeno 1.821 posti letto in tutto il Parco della Salute. Proprio quelli sanciti dalla DGR 1-600 del 2014. Il minimo sindacale, già previsto da questa Giunta prima di cambiare le carte in tavola.
Come fare? Semplice.
Oggi abbiamo un Partenariato Pubblico Privato (PPP) di 437 milioni, insistente solo sul nuovo ospedale così suddiviso: 131 milioni di investimenti pubblici (30%) e 305 milioni di investimenti privati (70%). Il nuovo codice degli appalti prevede la possibilità di arrivare fino al 49% di investimenti pubblici.
Considerato un costo medio di 244 mila euro per posto letto ottenuto moltiplicando la superficie media di ogni posto letto (122 mq) ed il costo al m2 (2.000 euro) otteniamo la cifra di 80 milioni di euro per coprire i 331 posti letto in più necessari per arrivare almeno ai 1821 posti letto, quota fissata dall’ultima DGR di programmazione sanitaria, la già citata dgr 1-600.
Il canone per i privati resterebbe lo stesso, mentre aumenterebbe la quota del pubblico di circa 80 milioni di euro arrivando a 211 milioni pari al 41%.
Questi fondi sono sicuramente disponibili nel bilancio regionale oppure possono essere richiesti al Governo che recentemente ha aumentato il Fondo Nazionale per l’edilizia sanitaria di 4 miliardi di euro.”
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