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“Il movimento Lgbt diffonde pedofilia”, condannata Silvana De Mari

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La frase “il movimento Lgbt vuole annientare la libertà di opinione e sta diffondendo sempre di più la pedofilia” scritta sul blog di Silvana De Mari, scrittrice di fantasy, le è costato una condanna a una multa di 1.500 euro.

Non si tratta però di censura, bensì l’offesa è rivolta ad una associazione come “soggetto giuridico organizzato in forma collettiva” e quindi, spiega il giudice Melania Eugenia Cafiero, non è la comunità gay in generale, ma i movimenti, e cioè il soggetto giuridico organizzato che li rappresenta che sono il destinatario delle sue tesi strampalate e offensive.

“La lesione dell’altrui reputazione, intesa come sentimento della considerazione personale nella comunità, – scrive il giudice – deve riguardare un soggetto giuridico individuato. Il diretto destinatario dell’offesa deve potersi dedurre con ragionevole certezza”

Silvana De Mari è ben nota per le sue dichiarazioni pubbliche contro i comportamenti e gli orientamenti sessuali di lesbiche, gay, bisessuali e transgender, arrivando ad affermare che “l’omosessualità è un disturbo, è contro natura” e aggiungendo inoltre che le sue affermazioni sono fondate su studi medico-scientifici. Tali dichiarazioni sono state ripetute in aula, dove il giudice l’ha assolta perché “la facoltà di manifestare il proprio pensiero è un diritto costituzionalmente garantito. Non è dunque il pensiero a essere processato – scrive il giudice – ma la sua offensività al bene giuridico protetto in sede penale”.

I movimenti, difesi dall’avvocato Nicolò Ferraris, si dichiarano soddisfatti: “La sentenza afferma in modo pieno la volontà diffamatoria di quanto affermato contro le organizzazioni per i diritti Lgbt e contro i loro aderenti. Inoltre, le associazioni costituite parte civile sono individuate quali persone offese dal reato, quali soggetti a cui è riferibile il movimento Lgbt”.

 

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