Economia
FCA minaccia di rivedere il piano industriale per l’Italia. Volkswagen e Ford annunciano un’alleanza strategica
Mike Manley al suo esordio al Salone dell’Auto di Detroit come CEO di FCA ha dichiarato che il piano industriale annunciato a novembre che prevedeva più di 5 miliardi di investimenti nei suoi stabilimenti italiani per il periodo 2019-2021 è in fase di revisione.
Le ragioni del dietro front di Mike Manley. Motivo risiedono nella ecotassa per le auto con emissioni di CO2 superiori ai 160 g/km, che avrebbe prodotto un contesto cambiato, tanto da dover rivedere i conti.
I sindacati hanno reagito senza indugi: ”Comprendiamo le motivazioni di Fca, ma noi non siamo disposti a mettere in discussione il piano industriale che ci è stato presentato. Quel che è certo è che faremo tutto il possibile per evitare che ciò accada. Le dichiarazioni di Manley mettono a rischio l’occupazione per i lavoratori degli stabilimenti italiani che da anni sono in cassa integrazione perché i piani industriali dichiarati non sono stati realizzati”.
Manley ha anche sostenuto che Comau e Teksid non sono in vendita, ma ha anche aggiunto che “Nel 2018 ho imparato una cosa: mai dire mai. Queste attività hanno un valore e ci sono state persone che ne hanno voluto parlare con noi”.
Volkswagen e Ford hanno annunciato primi accordi formali in un’alleanza finalizzata ad aumentare la competitività. Volkswagen e Ford hanno firmato un memorandum d’intesa per studiare la collaborazione su veicoli autonomi, servizi di mobilità e veicoli elettrici.
I ceo di Volkswagen Herbert Diess e di Ford Jim Hackett hanno confermato che le aziende intendono sviluppare furgoni commerciali e pickup di medie dimensioni per i mercati globali già a partire dal 2022.
L’alleanza, che non comporta scambi di proprietà tra le due società, sarà governata da un comitato congiunto. Questo comitato sarà guidato da Hackett e Diess e comprenderà dirigenti di entrambe le aziende.
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