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Istat: a Torino inflazione 2018 al +1,2%

Redazione Quotidiano Piemontese

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Con gli indici di gennaio 2018 l’Istat avvia, per la stima dell’inflazione, l’utilizzo dei dati sui prezzi registrati alle casse di ipermercati e supermercati della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) mediante scannerizzazione dei codici a barre (scanner data). Questo utilizzo riguarda i prezzi dei beni alimentari confezionati, per la cura della casa e della persona (Grocery). Un elemento di novità legato all’introduzione degli scanner data è la possibilità di un aumento della frequenza e ampiezza degli scostamenti tra stime provvisorie e definitive degli indici. Nel calcolo degli indici provvisori sono utilizzati i dati riferiti alle prime due settimane intere del mese (secondo il calendario, in alcuni mesi per il provvisorio si potrà tener conto solo della prima settimana), mentre nel calcolo degli indici definitivi, i dati si riferiscono sempre alle prime tre settimane intere del mese.

Nel mese di Dicembre 2018 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 102,1 (Base Anno 2015=100) con nessuna variazione rispetto al mese precedente e con una variazione del +1,1% (tasso tendenziale) rispetto al mese di Dicembre 2017.

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto registrano -0,6% sul mese precedente e il +1,5% su Dicembre 2017. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto segnalano +0,6% rispetto al mese di Novembre 2018 e +1,8% sull’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza rilevano +0,1% sul mese precedente e -1,0% su Dicembre 2017.

Il tasso annuo d’inflazione (media anno 2018/media anno 2017) per la Città di Torino è risultato del +1,2%.

Analisi del bilancio per divisioni di prodotto:

Prodotti alimentari e bevande analcoliche (0,0): La divisione rimane invariata in quanto i rincari rilevati nelle classi relative ai vegetali, agli oli e grassi, al latte, formaggi e uova, allo zucchero, confetture, miele, cioccolato e dolciumi, ai prodotti alimentari n.a.c, ai pesci e prodotti ittici ed alle carni, sono compensati dai ribassi riscontrati nella frutta, nel caffè, tè e cacao, nel pane e cereali e nelle acque minerali, bevande analcoliche, succhi di frutta e verdura.

Bevande alcoliche e tabacchi (-0,5%): Inversione di tendenza per la divisione a causa delle diminuzioni riscontrate nelle classi relative ai vini, agli alcolici ed alle birre.

Abbigliamento e calzature (-0,1%): Continua il segno negativo della divisione per effetto dei ribassi rilevati nella classe degli indumenti. In aumento la classe delle scarpe ed altre calzature.

Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,1%): Prosegue il trend positivo della presente divisione a causa dei rincari rilevati nelle classi relative ai combustibili solidi, agli affitti reali per l’abitazione principale ed agli altri servizi per l’abitazione n.a.c. In calo il gasolio per riscaldamento.

Mobili, articoli e servizi per la casa (+0,1%): Gli aumenti riscontrati nelle classi dei grandi utensili ed attrezzature per la casa e il giardino, dei grandi apparecchi domestici elettrici e non, dei piccoli elettrodomestici, dei beni non durevoli per la casa e dei piccoli utensili ed accessori vari hanno confermato il segno positivo della divisione. In diminuzione troviamo la cristalleria, stoviglie e utensili domestici.

Servizi sanitari e spese per la salute (-0,1%): Permane il segno negativo nella divisione per effetto delle diminuzioni riscontrate nelle classi relative agli altri prodotti medicali ed ai servizi medici.

Trasporti (-0,9%): Prosegue l’andamento negativo della divisione a causa dei ribassi rilevati nelle classi relative ai carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati ed ai pezzi di ricambio e accessori per mezzi di trasporto privati. In rialzo troviamo le classi relative al trasporto aereo passeggeri, al trasporto marittimo e per vie d’acqua interne, al trasporto passeggeri su rotaia, agli altri servizi relativi ai mezzi di trasporto privati ed alle automobili.

Comunicazioni (+0,3%): Inversione di tendenza per questa divisione di prodotto, rilevata centralmente dall’Istituto Nazionale di Statistica, a seguito dei rincari registrati nella classe relativa agli apparecchi telefonici e telefax. In diminuzione i servizi di telefonia e telefax.

Ricreazione, spettacoli e cultura (+1,8%): Il segno positivo della divisione viene originato dalle variazioni riscontrate nelle classi riferite ai pacchetti vacanza, agli apparecchi di ricezione e registrazione e riproduzione di suoni e immagini, agli apparecchi fotografici e cinematografici e strumenti ottici, ai servizi ricreativi e sportivi, ai giochi, giocattoli e hobby, agli animali domestici e relativi prodotti, ai servizi culturali ed agli articoli di cartoleria e materiale da disegno. In ribasso i supporti di registrazione, i libri, i giornali e periodici, gli articoli sportivi per campeggio e attività ricreative all’aperto, gli apparecchi per il trattamento dell’informazione e gli articoli per giardinaggio, piante e fiori.

Istruzione (0,0): Nella presente divisione non si registrano variazioni.

Servizi ricettivi e di ristorazione (+0,1%): I rincari rilevati nella classe relativa ai servizi di alloggio hanno dato segno positivo alla divisione. In calo la classe delle mense.

Altri beni e servizi (+0,1%): Viene confermato il segno positivo per la presente divisione a causa dei rincari rilevati nelle classi relative agli apparecchi elettrici per la cura della persona, agli altri apparecchi non elettrici, articoli e prodotti per la cura della persona, all’assistenza sociale ed agli altri servizi finanziari n.a.c. Si segnala in diminuzione la classe degli altri effetti personali.

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