Cronaca
Il Papiro di Artemidoro è un falso, Compagnia di San Paolo lo comprò per 2,7 milioni di euro
Il Papiro di Artemidoro, a lungo considerato un documento storico di inestimabile valore, è un falso. E’ questa la conclusione dell’inchiesta della procura di Torino nei confronti di Serop Simonian, che nel 2004 riuscì a vendere il reperto, per un corrispettivo di 2 milioni e 750 mila euro, alla Fondazione per l’Arte della Compagnia San Paolo.
Anni di studi e approfondimenti hanno rivelato la truffa che però rimarrà impunita in quanto il procedimento è stato infatti archiviato per intervenuta prescrizione.
Aggiornamento.
La Compagnia di San Paolo ha diramato il seguente comunicato:
La Compagnia di San Paolo prende atto del risultato della procedimento della Procura di Torino relativo al Papiro di Artemidoro che si è concluso con la dimostrazione della falsità del reperto e l’archiviazione delle accuse per avvenuta prescrizione. La Fondazione ha intrapreso un percorso parallelo per valutare il reperto: dal mese di ottobre 2018 il Papiro è stato trasferito presso l’Istituto di Patologia del Libro di Roma (ICRCPAL) dove si stanno eseguendo indagini scientifiche da parte dei laboratori di tecnologia, chimica e biologia. Anche se le verifiche sono ancora in corso, i risultati raggiunti fino ad ora dimostrano che si tratta comunque di un reperto dall’innegabile valore storico artistico che potrebbe essere oggetto di studio per la comunità scientifica attenta a questi temi. La Compagnia quindi non intende intraprendere azioni legali a sua tutela.
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