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Cronaca

Licenziati perchè si erano iscritti alla Fiom: il giudice reintegra due lavoratori

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Il tribunale del Lavoro di Torino ha riconosciuto il licenziamento da parte della Mussa & Graziano nei confronti di due lavoratori illegittimo e discriminatorio.

Una decina di lavoratori avevano cambiato sindacato per protestare contro ritmi di lavoro molto elevati, i livelli di sicurezza insufficienti e i locali disorganizzati o sporchi, nel dicembre del 2017. Due di loro, montatori con molti anni di servizio, erano stati licenziati: ufficialmente per ragioni economiche, ma secondo il sindacato in realtà era una rappresaglia per la scelta di essersi candidati alle elezioni per le Rsu con la Fiom.

Il processo ha dimostrato che “Il licenziamento era arrivato subito dopo le loro iniziative per promuovere l’ingresso della Fiom nell’azienda. L’ordinanza dimostra che i giudici possono svelare gli intenti discriminatori e antisindacali di un licenziamento andando anche oltre le motivazioni ufficiali offerte dall’impresa”.
Ora l’azienda dovrà procedere al reintegro, ma anche risarcire i danni in favore dei ricorrenti, con il pagamento degli stipendi persi a causa del licenziamento, delle spese legali e dei danni non patrimoniali.

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