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Cronaca

Finta associazione culturale evade ricavi per 400 mila euro

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La guardia di finanza di Bra ha avviato un controllo fiscale nei confronti di un’associazione culturale operante nel centro storico braidese e dedita alla commercializzazione di prodotti enogastronomici, svelandone la reale natura commerciale.

Tale conclusione investigativa, iniziata con l’analisi procedimentale della posizione di impiego delle persone usualmente adoperate per lo sviluppo delle attività asseritamente associative, è proseguita con la certificazione dell’assenza di quelle caratteristiche organizzative proprie di un ente associativo.

Al merito è stata valorizzata la carenza di convocazioni periodiche degli associati, l’assenza di atti idonei a documentare la realizzazione delle suddette assemblee nonché la mancata raccolta delle autorizzazioni al trattamento dei dati personali, così come previsto dalla vigente normativa posta a presidio della privacy.

All’esito dell’attività gli ispettori hanno contestato numerose violazioni di natura formale e sostanziale: oltre a non aver presentato le previste dichiarazioni fiscali il contribuente non ha contabilizzato ricavi per oltre 400.000 euro, sì da sottrarsi in maniera significativa al peso fiscale gravante sui redditi generati e da godere di un vantaggio competitivo dalla genesi illecita.

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