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Cavaglià, inaugurato nuovo impianto per il recupero della plastica – Fotogallery

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E’ stato inaugurato a Cavaglia (Biella) un nuovo impianto per il recupero della plastica realizzato da A2A Ambiente – società del Gruppo A2A. Di seguito la nota stampa diffusa dall’azienda che descrive l’attività dell’impianto:

Un esempio concreto di economia circolare a vantaggio del territorio: un impianto in grado di accogliere la plastica ottenuta dalla raccolta differenziata e, grazie a tecnologie innovative e soluzioni automatizzate, recuperarla come materia da restituire alle comunità, generando valore dalla fine all’inizio.

Uno dei siti più tecnologici d’Europa realizzato da A2A Ambiente -società del Gruppo A2A- a Cavaglià in provincia di Biella è stato inaugurato oggi alla presenza del Presidente di A2A, Giovanni Valotti e dell’Amministratore Delegato, Valerio Camerano.

Partendo dai singoli sacchi che vengono conferiti dai cittadini, l’impianto è in grado di trattare, selezionare e dividere ben 13 tipi di plastiche differenti, che possono così essere avviate al riciclo e diventare nuovi oggetti. L’eccellenza tecnologica è il fondamento di questa struttura, e l’automazione del processo con vagli, scanner ottici e windshifter consente di trattare 45.000 tonnellate annue di materiale. Tonnellate di plastica che, come materia prima seconda, diventano elemento fondante del processo di economia circolare.

Il polo per il recupero della plastica è stato realizzato con materiali ad altissimo isolamento ed è dotato di un impianto fotovoltaico sul tetto da 300 kW che contribuisce all’alimentazione del sito con 330.000 kWh all’anno di energia 100% green.

“Siamo orgogliosi di aver posto l’innovazione tecnologica concretamente a servizio dell’economia circolare con la realizzazione di questo nuovo sito. Ma Cavaglià è un inizio: la nostra ambizione è sviluppare il miglior sistema di gestione dei rifiuti in Italia – commenta Valerio Camerano, Amministratore Delegato del Gruppo A2A- Nel nostro Piano Industriale al 2022 abbiamo infatti previsto 600 milioni di investimenti in impianti dedicati alla circular economy, per il trattamento della plastica, dell’organico e dell’end-of-waste”.

“Con questo impianto A2A conferma ancora una volta la propria vocazione di multiutility orientata alla sostenibilità, integrata nei territori e capace di generare e distribuire valore – dichiara Giovanni Valotti Presidente di A2A – La Politica di Sostenibilità del nostro Gruppo, sviluppata partendo dai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile al 2030 delle Nazioni Unite, si basa su alcuni pilastri fondamentali fra cui l’economia circolare e la decarbonizzazione: questo nuovo impianto è un ulteriore passo di un cammino la cui direzione è ormai tracciata e irreversibile”.

L’area del sito piemontese ospita inoltre il progetto “A2A in 3D”, ideato per porre l’attenzione sui benefici dell’economia circolare e su come la plastica, se correttamente gestita con strumenti adeguati, possa trasformarsi in una risorsa.

All’interno della struttura, il pubblico potrà vivere un vero e proprio viaggio della materia, che parte dalla plastica come rifiuto e, percorrendo tutte le tappe fino alla creazione di nuovi oggetti, comprendere meglio i concetti di recupero, riciclo e riuso.

I visitatori hanno infatti la possibilità di macinare manualmente la plastica, ottenere un filamento per il processo di stampa 3D e vedere realizzati oggetti in PLA e in ABS.
A2A Ambiente, società controllata al 100% da A2A, è il primo operatore in Italia e presidia tutta la catena del valore della gestione dei rifiuti, dalla raccolta al recupero di materia e di energia, con un parco impiantistico tra i primi del Paese.

Rifiuti che diventano risorse: il percorso virtuoso che li trasforma comincia proprio dalla fine, il momento in cui un oggetto non più utilizzabile viene buttato via. Passando attraverso una serie di processi che lo trasformano in nuova materia, viene nuovamente immesso nei cicli produttivi e di consumo. Ogni materiale segue il proprio percorso, attraverso trattamenti diversi, presso impianti dedicati. Ma per tutti i materiali il punto di partenza è lo stesso: essere separato con attenzione e conferito correttamente.

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