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Nel giorno del 60esimo compleanni il Politecnico di Torino riceve la medaglia d’oro dal Presidente Mattarella

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Buon compleanno! Nel giorno del 60esimo anniversario dell’inaugurazione della sede di Corso Duca degli Abruzzi 24, avvenuta il 5 novembre 1958 alla presenza del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, il Politecnico di Torino ha ricevuto la medaglia d’oro dal Presidente Sergio Mattarella.

Alla cerimonia di stamattina, lunedì 5 novembre, erano presenti anche il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, la Sindaca Chiara Appendino e il vicesindaco della Città di Torino Guido Montanari.

La storia

Una storia, quella della sede centrale di Ingegneria, che inizia il 16-18 maggio 1939, quando Benito Mussolini, in visita a Torino, approva il «modernissimo» progetto di massima per il nuovo Politecnico di Torino in un’area nei pressi delle Molinette.

Comincia così una storia difficile, fatta di decisioni e ripensamenti, che passa attraverso i bombardamenti del 1942 dell’ex Museo Industriale, in Via dell’Ospedale, e arriva irrisolta al secondo dopoguerra. Nella seconda metà degli anni quaranta, quando lezioni e laboratori si concentrano al Castello del Valentino, l’idea di una nuova sede non è abbandonata: dopo qualche incertezza, l’area è definitivamente individuata in quella dell’ex Stadium comunale, tra i corsi Peschiera, Castelfidardo, Montevecchio e Duca degli Abruzzi. Qui sorgerà il complesso di edifici, inaugurato nel 1958, destinato a essere ampliato negli ultimi decenni del Novecento con la costruzione della Cittadella Politecnica e, ancora oggi, oggetto di ulteriori progetti di sviluppo da realizzarsi nei prossimi anni.

Una parte rilevante della documentazione ha dato vita anche a una mostra, allestita negli spazi della sede stessa: attraverso una serie di disegni e fotografie è dipanato il filo conduttore che collega i primi progetti di trasformazione dell’area ai grandi piani di sviluppo previsti nei prossimi anni grazie al progetto Masterplan, destinato a coinvolgere l’intero sistema socio- economico della città, con una valenza strategica rispetto all’intero territorio urbano.

Grazie a tale iniziativa, infatti, l’area compresa tra Corso Castelfidardo, Via Paolo Borsellino, Corso Ferrucci e Corso Peschiera sarà ancora una volta oggetto di una trasformazione i cui effetti andranno ben oltre la vita dell’Ateneo. Tra i progetti più innovativi, si stanno immaginando una Casa del Welfare, aperta alla comunità universitaria, un Learning Center,rivolto alla didattica innovativa e realizzato in collaborazione con la Fondazione Cottino, e una Digital Revolution House, dedicata alla rivoluzione digitale; un centro culturale e una grande biblioteca diverranno il fulcro dell’intervento, centri propulsori e aggregatori della città. Al tempo stesso, peraltro, anche lungo l’asse del Po è previsto l’ampliamento della Scuola di Architettura, attraverso il recupero di una parte importante del complesso di Torino Esposizioni.

 

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