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Ambiente

Femmina di capriolo troppo confidente con l’uomo portata all’Oasi degli animali

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Avventura a lieto fine per la giovane femmina di Capriolo “domestica” che da alcune settimane si aggirava nei boschi intorno a Giaveno, avvicinandosi agli uomini senza scappare. Erano stati per primi due cacciatori ad avvistare l’animale, per nulla intimorito dalla loro presenza e talmente confidente da mangiare una mela che gli avevano offerto.

Stamani gli agenti faunistico-ambientali del Servizio Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino hanno recuperato l’esemplare e lo hanno trasportato all’Oasi degli Animali di San Sebastiano da Po, convenzionata con la Città Metropolitana. Non era possibile lasciare la femmina di Capriolo in quelle condizioni, perché era a rischio di cadere vittima di una predazione da parte di un lupo o di uomini malintenzionati. L’animale, dell’età di un anno e mezzo, si è lasciato catturare facilmente nel cortile di una casa in una frazione montana di Giaveno. Si ipotizza che la giovane femmina possa essere stata avvicinata da piccola da qualcuno che, trovandola da sola, le abbia dato del latte e del cibo, abituandola alla presenza umana.

Barbara Azzarà, Consigliera metropolitana delegata all’ambiente e alla tutela della fauna e della flora, ricorda che “a meno che non siano in evidente difficoltà o che siano feriti, occorre evitare di recuperare piccoli animali selvatici e allevarli in maniera amatoriale, perché possono sviluppare l’imprinting verso l’uomo, perdendo la loro naturale diffidenza ed esponendosi a pericoli. Accade sovente che piccoli apparentemente abbandonati siano invece sorvegliati a distanza dalla mamma, che, una volta allontanatisi gli uomini, li raggiunge”.

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