Biella
Resti umani abbandonati, sequestrato il forno crematorio della Socrebi a Biella: 2 arresti
Di certo al momento c’è che i carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria hanno sequestrato preventivamente il Tempio crematorio di Biella, gestito dalla Socrebi Srl (Società Cremazione Biella) e emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone.
Il blitz, questa mattina, venerdì 26 ottobre, nell’ambito di una inchiesta, coordinata dal procuratore Teresa Angela Camelio, per presunte irregolarità nelle cremazioni: i carabinieri hanno bloccato l’attività nell’impianto; poi, dopo avere chiuso le via di accesso, hanno bloccato i dipendenti a lavoro: fermate una decina di esequie, che erano in programma questa mattina.
Secondo alcune indiscrezioni sembrerebbe che i militari abbiano trovato resti umani in alcuni scatoloni abbandonati.
Gli ordini di custodia cautelare e il sequestro del forno crematorio, emessi dal procuratore Teresa Angela Camelio, sono stati convalidati dal gip.
Il tempio crematorio si trova all’interno del cimitero ed è gestito dalla Socrebi, società dell’impresa di pompe funebri Ravetti. E’ stata quest’ultima a costruire struttura e impianto, del valore di circa due milioni di euro, in cambio della gestione per 27 anni.
Al momento sull’operazione viene mantenuto il massimo riserbo. Una conferenza stampa è stata convocata nel pomeriggio, alle ore 17, nell’ufficio del procuratore di Biella.
Il 23 ottobre il consiglio comunale aveva bloccato una delibera relativa alla costruzione di una seconda linea di cremazione.
Qui il video
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese