Sport
Le società di corse aspettano soldi dal Ministero: si fermano gli ippodromi italiani
Le società di corse ippiche italiane hanno comunicato al MIPAAFT che, a partire dalla giornata di domani e ad oltranza fin quando non verrà formalizzato il rapporto giuridico-economico con il Ministero secondo Legge, con conseguente pagamento delle spettanze maturate, si vedono costrette, a causa del complessivo operato del Ministero, a sospendere l’attività inerente l’accettazione delle dichiarazioni dei partenti e la conseguente disputa delle giornate di corse.
Le ragioni della decisione sono state rese note nella diffida inoltrata al Ministero il 13 ottobre u.s. che non ha avuto alcun riscontro.
La sospensione dell’attività agonistica tutela anche il “montepremi” messo a rischio dagli scioperi già dichiarati.
Conseguentemente le scriventi Società di Corse non svolgeranno attività riguardanti le “dichiarazioni dei partenti”, mentre garantiranno i servizi di allenamento nei limiti delle singole problematiche sindacali.
Queste le società firmatarie:
Alfea SpA Pisa
Hippogroup Cesenate Spa Bologna-Cesena
Hippogroup Torinese Spa Torino
Hippogroup Roma Capannelle Srl Roma Gl-Roma Tr
Ippodromi Meridionali Srl SS Cosma e Damiano
Ippodromi Partenopei Srl Napoli Gl-Napoli Tr
Ippomed Srl Siracusa Gl-Siracusa Tr
San Felice Srl Firenze Tr – Firenze Gl
SIFJ SpA Taranto
Sistema Cavallo Srl Follonica Tr – Follonica Gl
Società Varesina Incremento Corse Cavalli Srl Varese
Capitanata Corse Cavalli srl Castelluccio dei Sauri
Valentinia srl Pontecagnano Faiano
SAMAC snc Civitanova Marche
Qui di seguito la diffida al Ministero:
Le scriventi Società di Corse, rappresentanti cospicua quota dell’Ippica italiana, con nota del 13 c.m., che deve intendersi qui interamente riportata, hanno diffidato il Ministero:
– “a formalizzare senza ulteriori indugi il rapporto in essere per l’anno 2018, con i medesimi atti e criteri generali di erogazione applicati nel 2017 (art.2 D.M. n. 66046/18) e senza attendere l’approvazione da parte degli Organi di controllo di altri atti (riclassificazione degli ippodromi) non attinenti – alla luce del citato D.M. 66046/18 – al rapporto economico con le Società di Corse.
– a riconoscere alle scriventi Società di Corse la congrua remunerazione per le prestazioni già fornite, ed a provvedere all’immediato pagamento di quanto dovuto e delle spettanze arretrate, secondo norma e sulla base, si ribadisce, degli stessi criteri di assegnazione delle risorse utilizzato per l’anno 2017.”
Hanno comunicato che:
“In difetto di tutto quanto sopra richiamato e dedotto, il Ministero sarà chiamato a rispondere, quale unico e solo responsabile, di tutti i danni economico-patrimoniali e non, subiti e subendi dalle scriventi Società di Corse.
Ove la situazione d’insostenibilità sopra illustrata dovesse ulteriormente protrarsi, si invita, altresì, il Ministero a non programmare ulteriore attività ippica.”
Hanno rappresentato:
“che, in assenza d’immediata convocazione per la sottoscrizione dell’accordo come sopra indicato, le sottoscritte Società di Corse potrebbero, già nell’immediato futuro, non garantire le proprie prestazioni di servizi in favore di codesto Ministero.”
Tenuto conto che:
– Il Ministero non ha dato nessun riscontro alle legittime richieste delle Scriventi Società; – La quasi totalità delle stesse Società, a causa degli inadempimenti del MIPAAFT, non può più onorare gli impegni con i dipendenti, l’erario ed i fornitori;
– Numerose rappresentanze Sindacali dei lavoratori (RSU) hanno dichiarato scioperi anche ad oltranza;
– Le Scriventi società non sono in grado di garantire il normale e regolare svolgimento delle giornate di corsa.
Per quanto sopra esposto e considerato
le scriventi Società di corse – che da inizio gennaio e fino ad oggi hanno assicurato il normale svolgimento dei convegni di corsa in assenza di qualsiasi accordo sottoscritto con il MIPAAFT e senza aver percepito remunerazione alcuna –
comunicano
che a partire dalla giornata di domani e ad oltranza fin quando non verrà formalizzato il rapporto giuridico-economico con il Ministero secondo Legge, con conseguente pagamento delle spettanze maturate, si vedono costrette, a causa del complessivo operato del Ministero, a sospendere l’attività inerente l’accettazione delle dichiarazioni dei partenti e la conseguente disputa delle giornate di corse.
Declinano, sin d’ora, ogni responsabilità del danno derivante dalla mancata raccolta delle scommesse, che ricade interamente sul Mipaaft.
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