Cronaca
Chiama la polizia per denunciare l’ex moglie, ma arrestano lui
Agenti di polizia sono intervenuti su richiesta di aiuto di un uomo in zona Aurora a Torino. L’uomo aveva chiamato il 112 dicendo di avere problemi con la moglie, problemi che avevano fatto scaturire un forte litigio e chiedendo di intervenire per fermarla.
Una volta sul posto, gli agenti hanno però trovato l’uomo da solo e lui, alla loro vista, anziché collaborare, li ha minacciati. Poco dopo è scesa in strada l’ex moglie dello stesso la quale ha riferito che, nel primo pomeriggio, l’uomo aveva preteso insistentemente di entrare in casa, dietro la minaccia di morte.
La donna ha spiegato come già da 13 mesi i rapporti con lui fossero terminati a seguito delle sue ripetute violenze, commesse anche alla presenza del figlio minorenne della coppia. L’uomo, non rassegnandosi a vivere lontano dalla famiglia, negli ultimi giorni si era presentato sia alla fermata del bus che la donna è solita prendere per recarsi al lavoro sia sul suo posto di lavoro ed infine sotto casa, pretendendo a tutti i costi di entrare, colpendo la finestra che dà sulla strada e sempre insultando la ex compagna e minacciandola di minacce di morte. Inoltre, nonostante la donna avesse bloccato sul cellulare il numero dell’uomo, questi riusciva a qualsiasi ora del giorno e della notte a contattarla tramite altre schede telefoniche.
Addirittura, presso gli uffici di polizia, durante il suo arresto per atti persecutori, minacce gravi, oltraggio, violenza e resistenza, l’uomo ha chiesto di poter informare dei provvedimenti a suo carico la madre. Si trattava di un inganno: gli operatori, infatti, si sono resi conto che stava cercando nuovamente di contattare l’ex moglie, che in quel momento si trovava in altri uffici di Polizia per presentare la denuncia nei suoi confronti.
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