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Il Gruppo FS Italiane si scusa per i disagi per i viaggiatori e garantisce rimborso integrale per i ritardi superiori ai 180 minuti
Il Gruppo FS Italiane si scusa con i viaggiatori che hanno subito forti ritardi ieri e oggi dovuti a problemi al traffico ferroviario.
Il guasto a Torino Porta Nuova alla linea elettrica di alimentazione dei treni ha provocato ritardi medi di 70 minuti, con punte fino a 120 minuti, per 8 treni alta velocità e 15 regionali e la cancellazione di 4 treni regionali.
Sono state registrate anche ripercussioni sulla circolazione derivanti dal guasto di ieri tra Capena e Settebagni sulla linea Roma – Firenze che hanno interessato, per Trenitalia, tre Frecce.
Le società operative del Gruppo FS Italiane, RFI e Trenitalia si sono attivate per assistere i viaggiatori e per risolvere le anormalità in corso che, anche a causa del traffico ferroviario molto intenso, hanno determinato notevoli disagi.
Sia per il guasto di questa mattina a Torino Porta Nuova sia per quello di ieri tra Capena e Settebagni sono in corso indagini per chiarire le cause. In casi come questi, la presenza di un treno fermo in linea comporta la riduzione della capacità complessiva dei binari e un inevitabile effetto coda, soprattutto in fasce orarie caratterizzate da frequenze elevate, come il venerdì pomeriggio.
I clienti di Trenitalia rimasti coinvolti nei ritardi sulla linea Direttissima Roma – Firenze il 7 settembre possono ottenere l’indennizzo a loro dovuto già da domani. Trenitalia ha infatti immediatamente attivato le necessarie procedure e adottato alcune misure straordinarie rispetto alle norme in vigore.
Ai viaggiatori del FR 9540 rimasto fermo in linea sarà corrisposto il rimborso integrale del biglietto e un bonus di pari valore, da “spendere” entro un anno per prossimi viaggi.
Per tutti i viaggiatori degli altri treni AV giunti a destinazione con un ritardo superiore ai 180 minuti Trenitalia garantirà il rimborso integrale del biglietto pagato, misura anche questa non prevista dai regolamenti comunitari adottati da Trenitalia. I quali prevedono che, anche in questa circostanza, i passeggeri arrivati a destinazione con 60 minuti di ritardo abbiano diritto a un rimborso cash o a un bonus pari al 25% del biglietto pagato. Chi è giunto invece a destinazione con un ritardo pari o superiore ai 120 minuti avrà diritto ad un rimborso del 50% del titolo di viaggio, cash o attraverso un bonus.
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