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Ambiente

Torino premiata per il progetto di recupero dell’organico al mercato di Porta Palazzo

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il vicesindaco Guido Montanari è in questi giorni in missione a Tel Aviv, in Israele, per partecipare ai lavori del IV Annual Gathering del “Milan Urban Food Policy Pact”, incontro internazionale annuale promosso per trarre un bilancio dell’accordo lanciato nel 2015 e a cui oggi aderiscono numerose città nel mondo, tra cui Torino (che è una delle prime promotrici e firmatarie del patto), con il fine di integrare le politiche urbane sull’alimentazione con quelle sociali, economiche e ambientali.

Il professor Montanari è intervenuto nel quadro della sessione Resilient cities and food security on a community level: “Ieri – precisa il vicesindaco – ho preso parte al IX Tel Aviv Cities summit dedicato all’accordo che collega 173 città, in rappresentanza di circa 450 milioni di abitanti, con l’obiettivo di promuovere un rapporto sostenibile tra città, abitanti, cibo e ambiente. Ho presentato a nome della sindaca Chiara Appendino le nostre scelte di pianificazione finalizzate a consumo zero di suolo, tutela del verde e promozione dell’agricoltura urbana, suscitando molto interesse. Sono stati apprezzati dai numerosi presenti, sindaci e amministratori provenienti da città di tutti i continenti – sottolinea Montanari – in particolare gli obiettivi di giustizia e di responsabilità sociale che motivano l’azione della nostra Amministrazione”.

Nel quadro degli esempi concreti e virtuosi di buone pratiche il capoluogo piemontese è stato premiato per il “Progetto Organico Porta Palazzo”: “Ricevere una menzione speciale per Torino, scelta tra più di 150 candidature insieme con altre cinque città – aggiunge il vicesindaco – è una notizia che ci fa piacere. La giuria internazionale ha infatti deciso di riconoscere la validità dell’iniziativa che vede coinvolti al mercato ortofrutticolo di piazza della Repubblica rifugiati volontari nella raccolta dell’organico, con la finalità di riciclare il rifiuto biologico e raccogliere frutta e verdura ancora edibili, ma invendute, da donare a persone in difficoltà. Si tratta di un programma sviluppato in collaborazione tra il nostro assessorato all’Ambiente, Eco dalle Città, Amiat e Novamont”.

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