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Cronaca

Rinchiuso in canile perché disturbava i vicini abbaiando, muore un maremmano a Savigliano

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Luky, cucciolo di due anni e mezzo, è morto in un canile di Savigliano, nel cuneese, dove era rinchiuso da diversi mesi a causa di una denuncia per disturbo alla quiete pubblica.

La padrona di Luky è stata costretta a portare il suo amico a quattro zampe presso il canile Pinco a seguito di un processo. I vicini di casa, infastiditi dall’abbaiare del cane, hanno girato alcuni video per documentare i fatti e li hanno portati in Comune. In precedenza, Luky era scappato dal cortile della propria casa in cui viveva con la padrona e un altro cane, un incrocio con un Labrador.  Il caso è stato discusso in tribunale: il giudice ha ordinato il sequestro.  A niente sono valse le proteste da parte della padrona e dei volontari del canile stesso, che si sono inizialmente rifiutati di accogliere Luky nella struttura perchè non credevano che ce ne fosse alcun bisogno.

Luky è morto a causa di una presunta enterite e la sua storia è stata resa pubblica grazie alle testimonianze dei volontari del rifugio Pinco. Per portare il cane in clinica sono state necessarie ore di telefonate per ottenere i permessi: è stato scortato lì da una pattuglia di vigili. Ma Luky sfortunatamente non ce l’ha fatta.

La permanenza del maremmano in quel canile doveva essere temporanea ma è durata mesi, nonostante il cane fosse stato dichiarato “docile” a seguito di test comportamentali effettuati da un educatore cinofilo, secondo la prassi. A nulla sono valse le proteste della padrona e dei volontari del rifugio per evitare l’internamento del cane.

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