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Cultura

La saga di Patrick e Futura, intervista con Elena Genero Santoro

Gabriele Farina

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Con Elena Genero Santoro abbiamo già avuto modo di parlare un paio di volte, questa volta però ci concentriamo su un suo progetto davvero ampio che prevede addirittura dieci libri consecutivi. Si tratta della vicenda di Patrick e Futura, giovane coppia che seguiamo nell’evoluzione del loro rapporto. Partiti da Torino i due vivono a Londra ma le varie avventure si snodano tra l’Inghilterra, l’Irlanda e naturalmente l’Italia. Anche perchè a Torino c’è la Casa ddi Accoglienza per donne in difficoltà gestita da Massimo, intorno alla quale si svolgono una serie di avventure che l’autrice ci racconta e che si intrecciano continuamente alla storia dei due protagonisti.

Se vi interessa approfondire abbiamo letto e recensito L’occasione di una vita, Immagina di aver sognato e Diventà realta, che fanno parte della saga. Nei vari articoli trovate anche la mia intervista con l’autrice fatta al Salone del Libro prima di leggere i tre volumi della saga.

Qui di seguito invece ho intervistato Elena Genero Santoro dopo la lettura dei tre libri.

Da cosa nasce l’idea di un progetto così ampio, che prevede addirittura dieci volumi?

Non è stato un progetto deciso a tavolino. Mi sono innamorata dei personaggi, dei loro difetti, del loro carattere difficile, del loro modo di cavarsela dalle disavventure e ogni volta mi domandavo: adesso cosa succede? E sono arrivata a dieci libri. I romanzi che ho scritto dopo, al contrario, sono mondi chiusi, che iniziano e finiscono.

Al centro della saga c’è la storia di Futura e Patrick, ma intorno a loro si svolgono molte altre vicende che si intrecciano tra loro dandoti modo di presentare personaggi vari e storie particolari. Come sono nati i vari personaggi?

Mi piacciono i romanzi corali, dove ogni personaggio porta avanti una questione personale. I personaggi sono nati un po’ alla volta. Li ho delineati e caratterizzati pian piano, mentre li vedevo reagire alle avversità che la vita poneva loro in quel momento. Per esempio, Giorgia è nata per parlare delle donne vittime di vessazioni da parte del compagno. Ma chi è Giorgia, in realtà? Cosa le piace fare? Che approccio ha verso i problemi? E Giovanni, il fratello di Futura, che incarna il praticante schiavizzato in uno studio legale? Che carattere ha? A cosa pensa quando non lavora? Ho dovuto entrare nella loro testa e ogni volta trovo il lavoro di immedesimazione parecchio stimolante.

In ogni volume tocchi sempre almeno un paio di temi importanti approfondendoli in maniera decisa. Si va dalla violenza sulle donne, alla genitorialità, al crollo di valori della società moderna, a tanti altri piccoli e grandi temi…

Mi piace guardarmi intorno e descrivere la realtà che mi circonda. Trovo nell’attualità un’enorme fonte di ispirazione. Mi piace dare voce a chi non ha possibilità di parlare e sondare le ragioni dell’animo umano dell’uomo contemporaneo. Ma, soprattutto, partendo dalla realtà cerco di arrivare a un finale di speranza che la realtà non sempre ha.

Patrick e Futura vivono a Londra ma tornano spesso a Torino (che è un po’ il fulcro dove tutto torna), poi ci si muove a Dublino, si va al mare ad Imperia e ci sono amici e parenti che vivono in America. I tuoi protagonisti sono specchio della società moderna che non ha confini?

E ci saranno anche avventure in Spagna, nella Repubblica Ceca e in Sicilia! Patrick e Futura viaggiano spesso, per lavoro o per piacere, ma hanno molti amici di varie nazionalità. Questo è il tratto che più mi accomuna ai miei personaggi: anche io ho colleghi e amici in tutto il mondo, per lavoro sono a contatto con realtà internazionali ed è una cosa che apprezzo moltissimo. Confrontarsi con altre culture è qualcosa di non sempre semplice, ma comunque arricchente. Per cui sì, con Futura e Patrick racconto una società moderna e cosmopolita, di cui io mi sento parte, pur senza perdere la mia italianità, che emerge, in molte occasioni.

La storia si snoda su dieci volumi (io ne ho letti tre e quindi non so come si conclude). C’è possibilità che Patrick e Futura tornino ancora nelle pagine dei tuoi libri?

In realtà c’è un undicesimo libro, per il quale sto cercando una collocazione editoriale, che è uno spin-off della serie. Futura e Patrick ci sono, ma sono solo delle spalle. La protagonista è un’altra, è uno dei personaggi minori che compare a momenti alterni nella saga, e si troverà a Nizza nei giorni a cavallo dell’attentato del 2016. Prometto che succederà di tutto.

La mia tradizionale ultima domanda. Immagina una trasposizione cinematografica (o televisiva vista la quantità di materiale) della saga. Quali attori ti piacerebbe interpretassero i tuoi protagonisti?

Cillian Murphy (quando aveva trent’anni) per Patrick, Kristen Stewart per Futura, non solo per la fisicità, ma soprattutto per il volto angelico di lui e per i personaggi introversi che sa interpretare lei.

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