Cronaca
Morte Sergio Marchionne: i messaggi di cordoglio
A stretto giro, dopo l’annuncio della morte di Sergio Marchionne, sono arrivate le prime dichiarazioni delle cariche istituzionali, che pubblicheremo aggiornando questo articolo man mano che arriveranno.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
«La notizia della scomparsa di Sergio Marchionne, purtroppo non più inattesa, ci addolora e lascia un vuoto in tutti coloro che ne hanno conosciuto e apprezzato le qualità umane, intellettuali, professionali.
Desidero in questo momento anzitutto esprimere il mio sentimento di vicinanza ai suoi familiari, e a quanti erano a lui più legati nella vita e nel lavoro.
Marchionne ha scritto una pagina importante nella storia dell’industria italiana. Nella sua responsabilità di leader della Fiat ha attraversato anni di trasformazioni assai profonde e radicali dei mercati, dei sistemi di produzione, delle strategie finanziarie, delle relazioni sindacali. Ha assicurato continuità e rilancio fino a costruire una nuova aggregazione, a dar vita a una nuova più grande realtà per sostenere la competizione.
Marchionne non ha mai rinunciato a battersi per le proprie strategie, ad affrontare difficoltà e conflitti, a superare incomprensioni.
La sua visione ha sempre provato a guardare oltre l’orizzonte e immaginare come l’innovazione e la qualità potessero dare maggiore forza nel percorso futuro.
Marchionne ha saputo testimoniare con la sua guida tutto questo, mostrando al mondo le capacità e la creatività delle realtà manifatturiere del nostro Paese».
Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte
Siamo vicini alla famiglia e agli amici di Sergio Marchionne: con lui scompare la figura di un manager lungimirante e innovativo, che ha saputo dare un futuro all’industria automobilistica italiana e internazionale.
Ribadisco il nostro impegno a lavorare affinché Torino e il Piemonte rimangano centrali nel sistema FCA, valorizzando competenze, professionalità e centri di ricerca del più importante distretto automotive italiano.
Chiara Appendino, sindaca di Torino
Desidero esprimere il profondo cordoglio, mio personale e della Città di Torino, per la scomparsa di Sergio Marchionne. Ci ha lasciato un manager globale, tenace e carismatico, uno degli uomini che più hanno segnato la storia economica del nostro Paese negli ultimi anni. A lui il merito maggiore dell’aver portato l’industria dell’auto italiana a superare il momento forse più difficile della propria storia, intuendo che solo una dimensione internazionale le avrebbe garantito un futuro solido. Gettando lo sguardo tra Torino e Detroit ha saputo vedere e cogliere nella crisi di due società quelle opportunità che, attraverso la costituzione di Fca, si sono poi tradotte in sviluppo e rilancio.
Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino
Ricordo quando sono andato a visitare la Maserati di Grugliasco. Lui è arrivato in elicottero apposta con Elkann per farmi da guida. È stata una visita interessante e bella. Non era solo un manager, ma aveva una grande umanità verso gli operai. Non voglio dare giudizi pro o contro, in questo momento come prete voglio pregare per lui affinché venga accolto nel regno di Dio. Bisogna trarre un insegnamento, una morte improvvisa, come è scritto nel Vangelo non sapete ne l’ora ne il giorno, state pronti perché sarete chiamati. Ci sarà un momento in cui sarete chiamati.
Camera di commercio di Torino
La Camera di commercio di Torino, nella persona del suo Presidente Vincenzo Ilotte, del Segretario Generale Guido Bolatto e dei componenti del Consiglio, esprime il più vivo cordoglio per la scomparsa oggi di Sergio Marchionne.
“Torino e l’Italia perdono un uomo di grande visione, un innovatore capace di andare oltre gli schemi e di vincere sfide a prima vista impossibili – ha commentato Vincenzo Ilotte, Presidente della Camera di commercio torinese. – Il suo stile, la passione, la ricerca continua dell’eccellenza, la sua focalizzazione sui risultati e il suo background internazionale, ma al tempo stesso attento al territorio, lasceranno senza dubbio un segno profondo e duraturo negli imprenditori e nei manager che a lui si ispirano, ma anche in tutti i torinesi che negli anni hanno imparato a conoscerlo e ad apprezzarne le doti di tenacia e credibilità”.
Nel novembre del 2007 Sergio Marchionne era stato insignito del Premio Torinese dell’Anno 2006, il riconoscimento della Camera di commercio di Torino dedicato a chi, torinese di nascita o di adozione, ha offerto un contributo speciale nel proprio settore di attività, economia, arte, scienza, sociale.
Alla base della scelta di allora, una motivazione che appare ancor più attuale oggi: “Per le sue doti professionali di manager, ma anche per la sua straordinaria capacità di credere nel successo. Un manager che non insegna “che cosa fare”, ma che chiede alla squadra dei suoi collaboratori il coraggio di obiettivi ambiziosi, condividendo insieme a loro fatica, dedizione e impegno, valori tipici dell’operosità torinese. Un manager che ha contribuito a far appassionare i torinesi al destino della loro città e a rilanciare l’immagine di Torino nel mondo!”.
Messaggio di cordoglio della Juventus
Questa mattina è scomparso a Zurigo Sergio Marchionne.
Nato a Chieti nel 1952, Marchionne dal 2003 ha ricoperto l’incarico di amministratore delegato del Gruppo FIAT, poi Fiat Group Automobiles.
Marchionne è stato amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles, ha ricoperto anche il ruolo di Presidente di CNH Industrial e di Presidente e amministratore delegato di Ferrari Spa, oltre che vicepresidente di Exor Spa e consigliere della Fondazione Giovanni Agnelli.
Questi alcuni dei suoi incarichi, ma Sergio Marchionne è stato e sarà ricordato soprattutto come un gigante dell’industria, italiana e non solo, dotato di visione e capacità fuori dal comune.
La Juventus lo ricorda con commozione, e partecipa al lutto, dedicando un pensiero speciale alla famiglia di Marchionne e a tutti coloro che gli sono stati vicino.
Questo il ricordo del nostro Presidente:safe journey Sergio – keep enlightening!
— Andrea Agnelli (@andagn) 25 luglio 2018
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