Ambiente
A Cirié la prima casa popolare passiva del Piemonte
Taglio del nastro a Cirié, in località Strada Case Sparse Battandero, per la prima casa popolare passiva del Piemonte, certificata secondo gli standard del Passivhaus Institut di Darmstadt. Progettata e realizzata dall’Atc del Piemonte in collaborazione con la Regione Piemonte e l’Environment Park e in sinergia con l’amministrazione comunale, rappresenta senza dubbio un modello di innovazione dal punto di vista ambientale.
Si chiama “passiva” perché la somma degli apporti passivi di calore dell’irraggiamento solare trasmessi dalle finestre e il calore generato internamente all’edificio dagli occupanti stessi sono quasi sufficienti a compensare le perdite dell’involucro durante la stagione fredda. L’involucro e gli impianti di una casa passiva sono stati infatti progettati per sfruttare al meglio le condizioni climatiche esterne, traducendole in comfort, risparmio energetico e riduzione dei costi di riscaldamento e raffrescamento. I criteri di costruzione del progetto – finanziato dalla Regione Piemonte con un co-finanziamento di Atc, per un totale di 2.298.687,85 euro – permetteranno una forte riduzione dei consumi energetici che – insieme alla stessa destinazione d’uso, rivolta in prevalenza ad un’utenza anziana – renderà questa nuova abitazione a tutti gli effetti una casa della “sostenibilità”.
Le caratteristiche tecniche
L’edificio ha una forma compatta, con una pianta quasi quadrata ed è composto da 14 appartamenti distribuiti su tre piani fuori terra, di cui 12 bilocali e 2 monocali (potranno quindi ospitare famiglie con fino a 4 componenti).
La casa passiva ha un’esposizione a pieno sud e la disposizione di tutti gli spazi è stata pensata nei minimi particolari: soggiorno e cucina sono orientati sui lati sud, est ed ovest; camere da letto e servizi igienici sul lato nord. La nuova frontiera dell’edilizia sostenibile esige anche lo sviluppo di nuove sensibilità da adottare nel vivere quotidiano. Per questo motivo, lo stabile è dotato di una lavanderia comune, le cui macchine funzioneranno mediante un pannello con attivazione tramite una chiave collegato al rispettivo appartamento per garantire la corretta ripartizione dei costi. Le unità abitative sono dotate di cucina con elettrodomestici e sistemi di illuminazione a basso consumo, proprio per adeguare gli alloggi agli standard energetici previsti. Per questo progetto Regione Piemonte, Atc ed Environment Park hanno ricevuto la targa delle best practices nell’ambito della terza conferenza nazionale del Passivhaus a novembre 2015.
«Insieme a questa casa, oggi, inauguriamo quella che sarà una delle sfide del futuro- spiega il presidente Atc, Marcello Mazzù – rendere l’edilizia sociale sostenibile non soltanto dal punto di vista ambientale, ma anche nei consumi energetici. I canoni di affitto sono determinati per legge ma per le spese ripetibili non esistono tariffe calmierate per le famiglie in sofferenza economica: la grande difficoltà, per molti utenti, è quella di far fronte alle spese per acqua e riscaldamento».
«Sono veramente lieta che la prima casa popolare passiva venga inaugurata proprio qui a Cirié, anche perché è la dimostrazione che tecnologie ed innovazioni architettoniche non possono e non devono essere indirizzate esclusivamente all’edilizia privata e alle grandi città” – dichiara il Sindaco Loredana Devietti – “Con questa nuova realtà, introdurremo nel Piemonte un modo innovativo di pensare all’edilizia popolare: intelligente, futuribile, sostenibile e progettata per il benessere dei suoi occupanti. Gli alloggi sono già parzialmente arredati con cucina attrezzata di elettrodomestici a basso consumo: un altro motivo per cui l’edificio si differenzia da altri dello stesso genere venendo incontro alle esigenze, anche economiche, dei nuclei familiari che vi abiteranno. La cerimonia di inaugurazione di oggi è il frutto dello sforzo congiunto di diversi operatori: l’Atc in primis, la Regione Piemonte e il lavoro delle amministrazioni comunali ciriacesi. Un esempio questo di come la sinergia e la collaborazione tra enti ed istituzioni sia imprescindibile per ottenere risultati lusinghieri e superare insieme gli eventuali momenti di impasse che, in progetti di questa entità, possono sorgere».
«Questi nuovi 14 alloggi sono indispensabili per ricollocare alcuni nuclei familiari che già da tempo seguiamo e le cui esigenze abitative sono diventate per noi prioritarie” – aggiunge Andrea Sala, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cirié – “L’inaugurazione di oggi ci permette di dare sicurezza e stabilità a persone anziane, bisognose e spesso sole, una delle fasce sociali che in questi ultimi anni ha maggiormente sofferto le conseguenze del difficile momento economico che stiamo vivendo».
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